È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL TERZO POMERIGGIO DI STORIE VERE DEL MEDITERRANEO FA TAPPA A RAGUSA IBLA
18 Nov 2012 07:32
Il fascino di Ragusa Ibla, il profumo della tradizione e della cultura che vi si respira, incanta lo scrittore francese François Beaune nel corso dei suoi incontri pomeridiani del terzo giorno ibleo di “Storie Vere”.
Alle 18.00 François è ospite di Don Pietro Floridia, parroco della cattedrale di San Giorgio a Ragusa Ibla, di alcuni giovani rappresentanti dell’Associazione “San Giorgio”, del curatore del Museo della Cattedrale, Ing. Giuseppe Arezzo. La conoscenza di Don Floridia inizia durante la Messa che lo stesso sta officiando, per poi continuare in sacrestia, ai piedi della cona del Gagini. Dapprima una chiacchierata informale sulle responsabilità che gravano su chi ha accolto la chiamata di Dio ed esplica la propria vocazione con dedizione e profonda compartecipazione del dolore altrui. Poi la scoperta della devozione per San Giorgio e dei festeggiamenti a lui legati tramite la visione delle immagini realizzate nel corso dell’ultima edizione in collaborazione con una emittente locale e visibili su internet. Infine il tanto atteso momento: la raccolta delle storie vere che Don pietro Floridia e l’Ing. Giuseppe Arezzo offrono graziosamente al microfono di François Beaune: la storia del batacchio della campana e un aneddoto di un personaggio di Ragusa Ibla, che saranno a breve sul sito www.histoiresvraies.net e su www.storievereragusa.altervista.org.
Il pomeriggio a Ragusa Ibla si è concluso con la visita al Circolo di Conversazione. Gradevole l’accoglienza riservata allo scrittore Beaune dagli ospiti Circolo di Conversazione, culminata con un tuffo nel passato regalato con simpatia e brio dal Dott. Titì Scucces e dalle affascinanti storie dei suoi avi.
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