IL SIERO DELLA VERITA’

In quanto alla verità l’uomo ha sempre avuto una forte disputa interiore.

Nascondersi dietro maschere di apparenza risulta di più facile vantaggio, attraverso le quali si sbatte addosso all’altro una visione del sistema che si distacca dalla vita pratica.

Karl Marx scrive: “La questione se al pensiero umano appartenga una verità oggettiva non è una questione teorica, ma pratica. È nell’attività pratica che l’uomo deve dimostrare la verità, cioè la realtà e il potere, il carattere terreno del suo pensiero. La disputa sulla realtà o non-realtà di un pensiero che si isoli dalla pratica è una questione puramente scolastica.”

E’ solo nel suo attuare le idee che l’uomo trova autenticità, dimostrando nel suo agire la verità che scioglie ogni diffidenza.

Nell’opera teatrale di Claudio Forti, “Truthful”, viene affrontato il tema della verità imposta alla bocca dei potenti nella forma di impulso verbale dai risvolti esplosivi; questo virus colpisce tutti coloro che sono in possesso di carte di credito, e infettati, diventano impotenti di fronte al vomito ingestibile di pensieri celati. Nel contagio si scopre una verità scontata, che l’uomo già conosce, ma di cui è impotente, e non lotta per eliminare le scorie chimiche di menzogna.

Si può anche mentire ma sarà la pratica stessa che darà le risposte. La parola può anche ingannare, ma risulta un’arma a doppio taglio, dà forma a qualcosa che ne porta in sé un errore dimostrabile, visibile.

Benedetto Croce dice infatti: “L’errore parla con doppia voce, una delle quali afferma il falso, ma l’altra lo smentisce.”

Ecco che nel susseguirsi di personaggi nella scena di “Truthful” si scopre che il politico detiene la carica per puro scopo di interesse, che il sindacato si muove contro il lavoratore per avvantaggiare la dirigenza, che il libero mercato sfrutta le risorse umane per guadagno personale con scadenza di consumo; la fame nel mondo viene scacciata per risolvere il problema imperante del virus, curabile attraverso la merda dei poveri barboni precari, che ingerita dai potenti ne restituisce la guarigione; una cura scoperta in un fiat, a differenza di quanto avviene con il cancro o l’A.I.D.S., dal momento che una malattia del genere crea un danno al mondo molto più catastrofico.

Chi apre la mente e rende attenti gli occhi all’osservazione può acquisire maggiore consapevolezza di ciò che lo circonda, non trasformandosi in vittima o carnefice, e non assecondando dinamiche di potere gestionale distruttive.

Il MUOS è l’esempio di come una regione deve sottostare ad accordi internazionali che ne deturpano il territorio e ne infettano la salute, a causa di antenne ad alta emanazione di scorie, costruite vicino ai centri abitati, usate come mezzo strategico e di controllo nella guerra.

La filosofa Hanna Arendt dice bene: “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.”

Si preferisce rendere ignorante il popolo in modo che non sappia difendersi, non sappia capire, e accetta qualsiasi decisione presa dall’alto, ignorando le catene invisibili imposte, non lottando per il bene di tutta l’umanità.

L’uomo è il primo schiavo di sé stesso, succube dei privilegi e della buona posizione sociale, a discapito della sua giusta fruizione, di cui se ne disinteressa nel momento stesso in cui il potere entra nelle sue mani.

Goethe afferma che: “Il vero oscurantismo non consiste nell’impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro ed utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso.”

 Si riporta alla gente quello che vogliono sentirsi dire: di poter garantire una vita migliore, posti di lavoro non usuranti, una casa che possa proteggerli dalle intemperie, una cultura che possa stimolare il pensiero alla conoscenza; nell’atto pratico si osserva un’incapacità di realizzare riforme produttive per una nazione, di non saper garantire un’occupazione lavorativa da buon tenore di vita, tagli nell’istruzione in modo da rendere elitario il sapere.

Bisogna ampliare la propria sfera di informazione, ascoltare e diffidare, osservare e apprendere, per giungere a quella verità che viene tenuta offuscata.

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