IL SEGRETAIO GENERALE DELL’I.S.A CARMELO CASSIA SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO

“L’Italia, che paese meraviglioso! C’è chi mangia a quattro mani e a sette ganasce come  i politici ed i faccendieri , chi viene condannato per un articolo su un giornale e chi muore di fame come i poveri  cittadini, ridotti alla miseria e quasi alla schiavitù da questo governo ibrido-tecnico e a pene sicuramente più pesanti di coloro che rubano.”

Questo l’incipit della lettera che il Segretario Generale dell’ I.S.A (Intesa Sindacato Autonomo) ha inviato al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano: parole amare quelle di Carmelo Cassia che descrive l’Italia odierna un Paese dove uomini impuniti, neppure eletti dal popolo, sguazzano a spese dei cittadini come se avessero ricevuto il mandato solo di rubare alla loro faccia, mentre c’è chi invece si suicida per la perdita del lavoro e l’indebitamento che ogni giorno li soffoca.

“Ma non ci rendiamo conto di quanto marciume vi è?” si chiede ancora descrivendo coloro i quali si presentano alle elezioni come delle vecchie cariatidi, sempre gli stessi, senza dare spazio ai giovani: “Una cosa è certa, sono il segno tangibile per fare capire come ci hanno preso spesso per il fondo schiena, con false promesse e lunghe menzogne. Oggi è giunta l’ora del risveglio, bisogna credere in un mondo migliore , bisogna investire su nuove forme di fare politica, una politica al servizio della gente senza  finanziamenti ai partiti e neanche la disponibilità di usufruire di diritti, che i comuni cittadini, non possono avere a partire dall’immunità parlamentare alle pensioni, dalle macchine blu con autisti e portaborse.   Insomma , chi desidera scendere in politica deve spendere  e investire il proprio denaro, dichiarare le spese e rendicontarle, e quando si son fatte più di due legislature , non debbono  essere più candidabili per nessun altra competizione elettorale.”

 

Si conlude così l’accorata lettera di Carmelo Cassia: “A questo punto mi rivolgo al Capo dello stato Giorgio Napolitano. Non crede che sarebbe il caso di una depurazione generale dei partiti? Se ne sta andando , ma qualcosa di forte può ancora farlo ! E per finire, penso che il paroliere della canzone In Questo Mondo di Ladri sia stato un veggente dei tempi d’oggi (ma pure di quelli di ieri). Questo , con semplici parole , è il libero pensiero di molte famiglie di lavoratori aderenti alla nostra organizzazione sindacale i quali ci hanno chiesto di essere la loro cassa di risonanza del loro malcontento  che, se non preso in seria considerazione, rischia davvero di esplodere . Che, con tutta sincerità , l’ ISA Sindacato Autonomo non potrà che assecondare.”  

 

 

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