IL SEGNO DI DIO FRA LE CASE DEGLI UOMINI
23 Giu 2013 14:41
“San Pietro ri petra”, la bella statua in calcare modicano collocata in Corso Umberto, è stata restaurata per iniziativa del Rotary. All’inizio dei festeggiamenti del patrono, vi è stata la presentazione del restauro e la benedizione. Motivo ricorrente nei vari interventi è stata l’attenzione dei nostri padri ad avere, tra le case, i segni di Dio. In questo caso un Pietro benedicente che rinnova la benedizione di Dio sulle gioie e i dolori, le speranze e le angosce di quanti abitano la città. Oggi, nella crisi, particolarmente evidente diventa che il segno di Dio rimanda alla solidarietà necessaria, che peraltro è al centro della festa 2013. Come ricordato nella prima celebrazione domenica 23 da don Carmelo Lorefice, la vita cristiana è vita di dono, e nel dono c’è serietà e anche sofferenza, ma soprattutto pienezza di vita. Una pienezza che l’arciprete emerito di San Pietro ha richiamato con l’immagine dei vecchi telai, quando si tessavano in casa abiti e soprattutto tovaglie e tappeti che dovevano servire per molte generazioni. La tessitura quotidiana e tenace del bene, ha sottolineato, è quel martirio nascosto e quotidiano che regge il mondo. Con sorprendente sintonia la stessa idea è stata richiamata all’Angelus da papa Francesco. Intanto la festa continua con le messe nei quartieri mentre il 27 vi sarà una conferenza sul ministero di Pietro nella chiesa primitiva e il 28 sera, sulla scalinata del duomo alle 21, lo spettacolo “il potere dei segni” e quindi, a seguire, una cena multietcnica curata dalle famiglie della parrocchia. Intanto sono in distribuzione le mille fiaccole che saranno accese in coincidenza con lo spettacolo e poi, la sera del 29, durante la processione che quest’anno per la prima volta toccherà tutte le strade della parte bassa della città: tutto il Corso, via Vittorio Veneto, viale Medaglie d’oro, via Marchesa Tedeschi.