Il ritorno delle Province. Sarà una svolta o resta un ente elefantiaco e svuotato?

Dopo una lunga esperienza di anni in cui sono state cassate le Province per dare spazio ai Liberi Consorzi, caratterizzata da competenze ristrette e minori fondi a disposizione, adesso si torna indietro. Le Province tornano a rivestire un ruolo centrale nella gestione del territorio siciliano. L’abolizione degli enti intermedi provinciali, avvenuta nel 2014 per volere del Governo Crocetta, sull’altare della riduzione a tutti i costi delle spese, si è nei fatti rivelata un’esperienza fallimentare, svuotando di significato le ex Province trasformate in Liberi Consorzi.

Sotto il pretesto della spending review, si sono nei fatti ridotti i servizi ai cittadini, mettendo a rischio la funzionalità degli enti stessi. La manutenzione delle strade, la cura dell’edilizia scolastica e altre funzioni essenziali sono andate ridotte e rallentate nel tentativo di raggiungere risparmi che non si sono concretizzati più di tanto. Di conseguenza, gli enti si sono trasformati ancor di più in carrozzoni elefantiaci che si sono trascinati sotto la guida di commissari molto spesso rinnovati.

Ma adesso si cambia nuovamente. La Commissione Affari Istituzionali presieduta dall’onorevole Ignazio Abbate ha esitato oggi la proposta di legge che ripristina l’elezione diretta del Presidente, della Giunta e dei Consiglieri Provinciali, aprendo la strada al ritorno delle Province in Sicilia, restituendo ai siciliani il diritto di scegliere i propri rappresentanti istituzionali. L’approvazione di questa norma è stata fortemente sostenuta dal Presidente della Commissione e da tutti i componenti, sia dell’attuale maggioranza che dell’opposizione.

L’onorevole Ignazio Abbate ha commentato l’importanza di questa svolta epocale, affermando che con il ritorno delle Province saranno riportati in auge servizi fondamentali come la manutenzione delle strade e la cura dell’edilizia scolastica. I cittadini riacquisiranno il diritto di scegliere i propri rappresentanti istituzionali, ritrovando un punto di riferimento essenziale nel governo locale. Questo cambiamento è in linea con il programma del Presidente Schifani, il quale ha sempre sostenuto la necessità di ripristinare il punto di raccordo tra la Regione e gli Enti Locali.

Il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha accolto con soddisfazione l’approvazione della riforma delle Province da parte della Commissione, considerandola un obiettivo fondamentale del suo programma di governo. Questa riforma introdurrà un nuovo modello istituzionale, che favorirà una migliore gestione del territorio siciliano. Schifani ha espresso fiducia nell’approvazione del disegno di legge anche da parte dell’Aula parlamentare, sottolineando l’importanza di rispettare le regole parlamentari e la dialettica politica.

Intanto, l’ex Provincia di Ragusa, ora appunto Libero Consorzio tra Comuni, ha approvato un Piano Integrativo di Attività e Organizzazione per il periodo 2023-2025. Il commissario Salvatore Piazza ha dichiarato che questo piano rappresenta una sorta di testo unico della pianificazione strategica dell’ente, mirato a garantire una migliore qualità e trasparenza nell’attività amministrativa e nei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.

Il piano è suddiviso in quattro sezioni e sottosezioni, che coprono tutte le competenze dell’ex Provincia. responsabili coinvolti nella stesura del piano, quali responsabili dei procedimenti, sono: Patrizia Toro per la pianificazione strategica e la programmazione operativa; Giuseppe Cianciolo per il servizi generali, informatici, sviluppo locale, energia; Maria Carmela Martorana per la gestione giuridica e amministrativa, risorse umane e affari generali; Pina Distefano per turismo, servizi socioculturali, partecipazioni; Maria Rosa Schembari per la segreteria generale.

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