La denuncia arriva dalle consigliere comunali di opposizione Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto. E’ la storia che si ripete da anni. L’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani” sito al villaggio Jungi è in sofferenza per la carenza di spazi, di classi dove spalmare gli alunni che frequentano la scuola. “Anche quest’anno, gli alunni si trovano […]
IL RAGUSA CALCIO ADERISCE AL PROGETTO “IO BEVO SICURO”
27 Ago 2012 15:02
La società calcistica Ragusa Calcio appoggia il progetto “Io Bevo Sicuro”. Nei giorni scorsi i calciatori e il presidente della squadra hanno ricevuto le magliette ufficiali del progetto lanciato dall’Assessorato ai Servizi Sociali di Ragusa che già da diverse settimane diffonde la cultura del divertimento sano ed “analcolico”. Tante le personalità che sono stati ospiti della città di Ragusa come comici, personaggi dello spettacolo, cantanti, dj che si sono avvicinati ai giovani veicolando messaggi positivi attraverso esperienze di vita, sbagli e conquiste che li hanno portati oggi al successo. Adesso anche i calciatori ragusani diventano testimonial della campagna di sensibilizzazione contro l’uso e l’abuso di bevande alcoliche, utilizzando le magliettine che riportano la bottiglia nera colorata dalla scritta “Io Bevo Sicuro”, logo dell’omonima iniziativa. Un nuovo canale di diffusione per sollecitare i giovani a divertirsi e trascorrere piacevoli momenti in gruppo senza la necessità di dover consumare bevande alcoliche. “Lo sport è sinonimo di salute – dichiara l’assessore Francesco Barone – I giochi di squadra in sé stimolano valori sani nei giovani, spingendo ad una collaborazione tra compagni, all’aiuto reciproco. Il calcio si distingue ancor di più la sua capacità di coinvolgere e affascinare i giovani. Non posso quindi che essere contento e soddisfatto. Mi gratifica e mi rende ancor più felice vedere che il Ragusa Calcio abbraccia il progetto, dandogli un valore aggiunto e conferendogli ancora più forza”. Anche il sindaco Nello Dipaquale si dichiara soddisfatto: “L’interesse attorno a questo progetto è molto forte. Tanti giovani, con cui i nostri operatori si sono fermati a parlare, hanno compreso la necessità di non bere in modo sproporzionato rischiando di ubriacarsi”.
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