IL PRESIDENTE ANCE LANCIA UN GRIDO D’ALLARME

“Mentre a Palermo si discute sull’abolizione delle provincie, Ragusa muore”. E’ il senso dell’accorato grido d’allarme lanciato dal presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia. Il quale aggiunge: “Ma in che razza di Paese viviamo? La politica, invece di discutere sulle provincie (provincie sì, provincie no, provincie forse), dovrebbe concentrarsi su come cambiare la rotta socio-economica della Sicilia e della nostra Ragusa. Siamo veramente stanchi di lamentarci e di sbandierare l’inefficienza (…e la pochezza) della politica e dei politici”. Il presidente Grassia poi mette in campo alcuni numeri.

“Abbiamo scovato – chiarisce – 25 milioni di euro di progetti, dei quali 12 immediatamente cantierabili, della Protezione civile. Vi sono 2 milioni di euro di progetti sulle scuole della provincia di Ragusa, 4 milioni di opere bloccate al Comune di Chiaramonte. Ai 25 vanno aggiunti i 15 milioni di euro annunciati proprio lunedì scorso da Rfi per la realizzazione della metropolitana di superficie (bloccati per mancanza di una firma sull’accordo di programma). E potremmo continuare. Eppure qui i nostri operai sono in cassa integrazione, in mobilità e pian piano dovremo licenziarli perdendo tutta la nostra forza lavorativa, l’esperienza ed il know-how che ci ha permesso, fino ad ora, di essere un settore di eccellenza. A Scicli vi sono progetti di edilizia sociale per oltre 14 milioni di euro, finanziati dal privato con il contributo della Regione, ed invece di approvarli i consiglieri comunali pensano al gettone di presenza e non decidono- Siamo indignati ed anche per tali motivazioni ci muoveremo, domani 1 marzo, verso Palermo per l’ennesima manifestazione, nella speranza di ritornare a casa con qualche risultato, anche minimo, ma che sia tangibile ed immediato”.

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