Il Pd incontra il sindaco con i commercianti di piazza cappuccini per chiedere la rivisitazione del progetto di riqualificazione

 Il Pd, assieme ai commercianti di piazza Cappuccini, hanno
incontrato il sindaco. Non è possibile che per il primo cittadino contino 120 “like”
sul pc per stravolgere un progetto, senza invece considerare oltre 200 firme
raccolte dagli esercenti del posto tra i residenti del quartiere. Peppe Calabrese e Mario D’Asta,
rispettivamente coordinatore dei circoli cittadini del partito e capogruppo Pd,
hanno incontrato Piccitto alla presenza dei rappresentanti dei commercianti di
piazza Cappuccini. E’ stata consegnata la petizione a sostegno del progetto
originale di riqualificazione. “Per Piccitto – affermano Calabrese e D’Asta – il
risultato ottenuto con “Votofacile” è Vangelo ovvero 120 persone su 150 votanti
costituiscono una indicazione indiscutibile nonostante le richieste degli
esercenti che, preoccupati per il loro posto di lavoro, si sono rivolti a noi
per perorare una causa a nostro avviso rivedibile e mediabile”. Dopo il
pressante sollecito dei commercianti all’Amministrazione, il capogruppo D’Asta
ha chiesto al sindaco se volesse rivedere la propria posizione ottenendo un totale
diniego. Calabrese ha evidenziato come il nascondersi dietro un voto online serve
al sindaco a non assumersi alcuna responsabilità nel caso in cui il progetto
non risultasse gradito. “Inoltre – aggiungono Calabrese e D’Asta – abbiamo evidenziato
come la modifica della piazza implichi una modifica del Put (piano urbano del
traffico) e magari un passaggio dal Consiglio comunale visto che il progetto
iniziale venne votato anni fa prevedendo una piazza circoscritta da viabilità
veicolare”. L’idea dell’incontro, da parte dei due esponenti del Pd, era tesa a
trovare una soluzione che tenesse conto delle esigenze di chi vive e lavora in
piazza e della idea di una amministrazione che legittimamente ha il potere di
decidere finché amministra. Purtroppo, ancora una volta, l’arroganza grillina
di un sindaco sordo evidenzia la differenza tra la politica del dialogo e quella
dello scontro. “Noi siamo e saremo sempre per il dialogo – concludono i due
esponenti dem – In ogni caso, dopo l’incontro, auspichiamo ad un ripensamento
del primo cittadino, non per dire avevamo ragione bensì per affermare come con
la politica ragionata sia possibile trovare soluzioni quanto più condivise”.

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