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IL PD CONDIVIDE LE DICHIARAZIONI DEL VESCOVO URSO
19 Gen 2012 08:40
Il Pd di Ragusa a sostegno della posizione del vescovo Urso. “Come segretario del Partito Democratico – dice Giuseppe Calabrese in un documento redatto dopo aver riunito la segreteria – sento il dovere di esprimere piena condivisione nei confronti della dichiarazione di mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa, sulle unioni gay. Per comprendere le affermazioni del nostro vescovo, bisogna tenere presenti sia la formulazione della domanda dell’intervistatore che la diffusione sociale del problema, che richiede allo Stato di legiferare sulle coppie di fatto, vale a dire sulle diverse forme di convivenza solidali e durature, esistenti nel nostro Paese al di fuori del matrimonio”.
La domanda dell’intervistatore è la seguente:
“Per gli omosessuali la convivenza civile è l’unica soluzione possibile per poter vivere stabilmente una relazione. Non crede che l’Italia abbia bisogno di un riconoscimento normativo per queste situazioni?”
“Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo”.
“Uno Stato laico come il nostro non può ignorare il fenomeno delle convivenze, deve muoversi e definire diritti e doveri per i partner. Poi la valutazione morale spetterà ad altri”.
“La Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay e le lesbiche. Non va confuso il peccato con il peccatore”.
“Mons. Urso – continua Calabrese – che è persona rispettosa e tollerante, dice sostanzialmente tre cose: lo Stato ha il compito di prendere atto dell’esistenza, nella moderna società multiculturale, delle coppie di fatto e regolarle normativamente; la regolazione civile delle coppie di fatto è un atto giuridico, non implica una valutazione etica e differisce dalle unioni matrimoniali tradizionali; la Chiesa è una casa dalle porte aperte nei confronti di ogni persona. Mons. Urso non assume una posizione rivoluzionaria. Si limita ad usare buon senso umano. In effetti si identifica con la posizione dei Dico, volta a regolare le coppie di fatto, sostenuta alcuni anni fa dal Centrosinistra, ampiamente condivisa nella società italiana e già allora ritenuta accettabile da alcuni vescovi. Per queste ragioni non solo la condivido pienamente, ma la ritengo quanto mai opportuna. E’ un sasso lanciato nelle acque stagnanti della politica italiana”.
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