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Il Modica anche in nove domina al “Borgese”, il Città di Comiso ne approfitta e fa suo il derby, ma i rossoblù contestano l’arbitraggio
07 Feb 2022 09:12
Città di Comiso 2
Modica Calcio 0
Marcatori: pt 27′ Bojang (rigore), st 45′ Bojang
Città di Comiso: Salerno, Cassarino,Carnemolla,Di Franco (31′ st Balba), Rotondo, La Raffa, Camara (48′ st Mascara), Leggio, Marino (33′ st Tummino), Gurrieri (41′ pt Giovanni Assenza), Bojang. A Disp: Meli, Rosario Assenza,Modica, Rizza, Di Giacomo. All. Gaspare Violante.
Modica Calcio: Incatasciato, Musso, Butera (20′ st Carpinteri),Pitino (pt 28′ Toscano), Vindigni, La Cognata, Genovese (33′ st Drago), Pellegrino (1′ st Misseri), Agodirin, Gatto, Tripoli (6′ st Kebbeh). A Disp: Incorvaia, Spadaro, Basile, Colombo. All. Giancarlo Betta.
Arbitro:Francesco Comito di Messina.
Assistenti: Andrea Triolo di Acireale e Alessio Antonio Di Paola di Catania.
Note: pt 27′ espulso Vindigni per fallo da ultimo uomo 13′ st espulso Toscano per proteste con il secondo assistente.
Il Modica gioca, attacca, resta prima in dieci, poi in nove e continua a dominare, ma il derby lo vince il Città di Comiso che sfrutta le uniche due occasioni create, di cui una su rigore, e incassa tre punti.
I verdearancio di Violante giocano la loro onesta partita e alla fine ottengono il successo.
Al Modica Calcio non va giù l’arbitraggio del signor Comito di Messina e dei due suoi assistenti (che in pratica lo aiutano, ma a sbagliare con l’uso di due pesi e due misure nelle decisioni).
Alla dirigenza rossoblù, non piace per niente l’arbitraggio e a fine gara, con la signorilità che li contraddistingue e il massimo rispetto verso gli avversari, fa notare l’insoddisfazione per un arbitraggio che rischia seriamente di vanificare gli sforzi quotidiani, anche di natura economica.
Circostanza quest’ultima difficile da accettare.
Specie nel momento in cui gli episodi di oggi si aggiungono a quelli subiti a Gela nella gara di andata, nella gara di andata con il Canicattini, al goal annullato fuori casa nella gara di andata con il Frigintini per citarne solo qualcuno e a tanti altri episodi poco chiari occorsi nel corso della stagione.
Come viene difficile accettare inoltre il protagonismo messo in campo oggi dagli assistenti dell’arbitro che richiamano l’arbitro solo per indurlo a compiere decisioni ulteriormente sbagliate.
Andiamo con ordine. Pronti via, e Pitino dopo appena 1′ controlla male la sfera si allunga per allontanarla, Gurrieri (ex di turno) nel tentativo di saltare il suo ex compagno cade a terra e l’arbitro ammonisce il centrocampista rossoblù.
4′ Agodirin lanciato in velocità evita un difensore, ma Salerno in uscita lo sbilancia colpendolo, ma il direttore di gara che poteva anche far correre, ferma il gioco e ammonisce l’attaccante modicano.
Dopo i primi minuti in cui il Modica soffre, i verdearancio conquistano un paio di corner che non portano a nulla.
La squadra di Betta prende in mano le redini del gioco.
Al 10′ Camara con un gomito colpisce al volto La Cognata che resta a terra. L’arbitro assegna il calcio di punizione al Modica, ma richiama solo verbalmente il giocatore verdearancio, mentre prima per un fallo (se di fallo si può parlare) meno grave aveva ammonito Pitino.
Al 14′ i rossoblù vanno vicini al vantaggio con Butera che sfrutta l’assist di Agodirin, ma il suo colpo di testa finisce alto di poco. Al 24′ Butera dall’out di sinistra crossa in area Genovese in semi rovesciata manda di poco a lato.
Al 26′ l’episodio che indirizza la partita.
Bojang fugge per vie centrali, entra in area, ma al momento del tiro Vindigni lo anticipa da tergo. L’attaccante comisano perde l’equilibrio e cade a terra. Per il direttore di gara è rigore ed espulsione del capitano rossoblù. Dagli undici metri Bojang porta in vantaggio la sua squadra.
Si riprende a giocare e al 31′ altro episodio discutibile in area di rigore verdearancio. Sugli sviluppi di un corner un difensore di casa colpisce platealmente la palla con un braccio, ma per l’arbitro si può continuare a giocare.
Al 48′ ci prova Gatto dal limite, ma il suo tiro e debole e facile preda di Salerno.
Si va così al riposo con il Città di Comiso in vantaggio di misura.
Si torna in campo con il Modica che seppur in inferiorità numerica attacca a tutto organico.
Al 10′ del secondo tempo altro episodio che penalizza i rossoblu.
Kebbeh appena entrato è agganciato in area da un difensore, l’arbitro anche in questo caso lascia correre.
L’attaccante gambiano resta a terra dolorante e il Comiso sportivamente mette palla fuori.
Subito dopo il secondo assistente richiama l’attenzione dell’arbitro. Rosso diretto per Toscano reo di aver detto qualcosa all’assistente.
Il Modica seppur in nove resta in partita e attacca con continuità. Al 15′ Agodirin serve Misseri il cui tiro dal limite finisce alto.
Al 17′ azione personale di Kebbeh che ruba palla sulla trequarti, arriva al limite e tira con Salerno che respinge in angolo.
Al 42′ occasionissima per i rossoblù con Kebbeh che tira a botta sicura da buona posizione, ma un difensore comisano s’immola e respinge con il corpo.
Al 45′ con il Modica sbilanciato in avanti, arriva il raddoppio comisano ancora con Bojang che sfrutta una ripartenza e lascia partire un tiro che batte il portiere Incatasciato.
Dopo il gol ci sono dei battibecchi tra i giocatori delle due squadre con il secondo assistente ancora protagonista.
Richiama nuovamente l’arbitro segnalando un fallo di reazione di un giocatore verdearancio.
L’arbitro in questo caso mostra solo il cartellino giallo e ammonisce Camara.
Poi dopo 5′ di recupero il fischio finale con il Comiso che va a far festa con i suoi tifosi, mentre il Modica guadagna gli spogliatoi, dove i dirigenti presenti, giustamente e civilmente in maniera civile contestano l’operato della terna arbitrale apparsa poco adatta per un derby del campionato di Promozione.
Onore al Città di Comiso, ma è evidente che il risultato di oggi al “Borgese” è stato fortemente condizionato dalle decisioni arbitrali.
Risultato che penalizza oltremisura i rossoblù di Betta che non ha nulla da rimproverare ai suoi, salvo qualche atteggiamento sbagliato.
Pur se in nove la squadra non soffre l’avversario. Rimane il rammarico per un risultato condizionato dalle scelte arbitrali.
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