Il mercato di Vittoria deserto. E lo sciopero dei camion, al momento, resta confermato. Musumeci va al casello di San Gregorio

Resta confermato, per il momento, lo sciopero degli autotrasportatori che da due giorni ha letteralmente paralizzato il traffico merci nell’isola e anche fuori dall’isola.

Da più parti si ode una frase: protesta sacrosanta, ma le modalità non possono essere queste. Gli autotrasportatori, com’è noto, protestano per il caro gasolio. Tutti i cittadini, naturalmente, si sono accorti di come il prezzo sia salito alle stelle. Ma adesso gli scaffali cominciano ad essere vuoti, soprattutto nella zona di Catania. Senza contare il fatto che i produttori, soprattutto quelli agricoli, rischiano di compromettere i loro raccolti perchè la merce resta invenduta per via del blocco. Non è, dunque, solo un problema di merce che più o meno arriva nei supermercati. E’ anche un problema sociale che sta facendo affondare la già fragile economia agricola che a malapena riesce a stare a galla a causa della pandemia. L’impressione che si ha, dunque, è che questo sciopero stia facendo male soprattutto alle categorie meno protette e più fragili: i piccoli agricoltori e produttori agricoli.

Infine, è giusto ricordare che fino a prova contraria esiste la libertà di manifestare e di aderire. E’ noto come ieri un episodio si sia verificato nei pressi di Gela: un autotrasportatore che non voleva aderire ha avuto le gomme tagliate e le chiavi del mezzo sottratte. E’ questo il modo di protestare civilmente? A noi non sembra. Ci sembra anche strano che non vi siano anche blocchi da parte delle forze dell’ordine almeno per controllare che la protesta avvenga seguendo tutte le regole democratiche.

D’altra parte, ricordiamo sempre che lo stop dei camion è bloccato solo in Sicilia, in alcune zone della Puglia e Calabria e non nel resto d’Italia o del mondo. Niente impedisce alle merci di attraversare le frontiere o semplicemente alla GdO di rifornirsi altrove. Dunque, questo blocco, non rischia seriamente di danneggiare soprattutto la nostra Isola?

E anche al mercato ortofrutticolo di Vittoria la situazione è abbastanza allarmante: il mercoledì e il sabato, in genere, sono giornate di punta per il carico merci. Oggi, a parte qualche furgoncino locale, non si è visto nessuno. Stamani, si sono recati al mercato il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello e il presidente dei Commissionari, prima dell’incontro di Catania.

Intanto, il governatore Nello Musumeci si è recato oggi pomeriggio al casello di San Gregorio per parlare con lo zoccolo duro dei manifestanti: “La nostra insularità comporta un ulteriore danno. Essere isola a noi costa 6 miliardi e mezzo l’anno alla nostra economia. Abbiamo rispetto per il governo Draghi ma le risposte devono arrivare. Abbiamo chiesto al ministro dei trasporti un incontro in tempi celeri. Aspettiamo fino a domani per capire se ci fissa un incontro
altrimenti andremo a Roma fino a quando non saremo ricevuti”, ha dichiarato.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it