È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Il mare non fuma: respira, fallo anche tu!
31 Lug 2010 20:55
Per evidenziare il danno che si arreca all’ambiente, nei giorni 15 e 22 prossimi Cittadinanzattivamodica ripeterà l’ azione di sensibilizzazione già promossa lo scorso anno sulle spiagge di Sampieri, di Marina di Modica, di Pozzallo e di Santa Maria del Focallo. Nei nostri arenili, infilate nella sabbia, ci sono milioni di cicche concentrate nella vicinanze della battigia. In media, vicino ad ogni telo steso sulla sabbia si trovano almeno da tre a cinque mozziconi di sigarette che costituiscono i rifiuti più comuni, ma ci sono anche cotton-fioc, cannucce per bibite, stecchi per gelati, batterie esauste, pannoloni ecc…. Cittadinanzattivamodica, condivide e sostiene una campagna di sensibilizzazione sulla vera e propria emergenza, rappresentata da questo “Piccolo Rifiuto che genera un Grande Inquinamento”. La sabbia può nascondere i rifiuti, certamente non può eliminarli. Le cicche rappresentano oltre il 35% dei rifiuti raccolti in mare, i più numerosi. Oggi, appare indispensabile stimolare una giusta sensibilità, specie nelle giovani leve, verso il mare…nostro, l’ambiente, lo spazio che circonda la nostra vita, se si vuole sopravvivere!. Spegnere in acqua le sigarette o liberarsene infilandole nella sabbia nelle adiacenze della propria sdraio o del proprio ombrellone, è un automatismo frutto di distrazione, di disinteresse e dell’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze negative che ne derivano per l’ambiente: un solo filtro di sigaretta abbandonato in mare può inquinare fino ad un metro cubo di acqua, 1000 litri. Sono diversi milioni le cicche che ogni anno vengono “depositate” in mare, sui nostri arenili, sugli scogli ed in tutte le zone adiacenti (punti di ritrovo, lungomare, parchi ecc.) Definire ciò una pessima abitudine, è certo un eufemismo. Etichettarlo come espressione di inciviltà, invero, ci sembra più corretto. I rifiuti più comuni lasciati in milioni di pezzi sulle nostre spiagge ed i tempi di degrado sono: Cicche di sigarette, da 1 a 3 anni; Plastica in buste da 10 a 20 anni; Lattine di alluminio, 500 anni; Bottiglie di vetro 1000 anni e più; Bottiglie in plastica (PET: si decompone alla temperatura di 340 °C, con formazione di acetaldeide, sostanza tossica, probabilmente cancerogena), cannucce per bibite e granite: tempo illimitato.
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