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IL LABORATORIO 2.O ISTITUISCE LA COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI
30 Apr 2014 17:12
Ieri sera si è costituita la Commissione Politiche sociali, pari opportunità e volontariato del Laboratorio politico culturale 2.0. Sempre ieri sera è stato creato il Centro ascolto, uno strumento fondamentale che fungerà da cerniera tra il Laboratorio e la cittadinanza. All’unanimità, inoltre, sono stati eletti i presidenti della Commissione e del Centro ascolto, rispettivamente Aurelio Guccione e Carmela Cimillieri, che è anche responsabile del Centro ascolto della Caritas. Ieri è stata l’occasione per tutte le anime che compongono questa Commissione di conoscersi, di scambiarsi idee e di iniziare a stilare un protocollo d’intenti.
Ad aprire i lavori è stata Sonia Migliore, consigliere comunale e presidente onorario del Laboratorio 2.0, che ha sottolineato come questo sia “il primo passo per capovolgere la piramide del potere, dove è la società civile finalmente a dettare l’agenda politica. Lo stato sociale è il principio guida ed ispiratore di questa Commissione, gli indigenti, i nuovi poveri, ma anche il rapporto e la coesistenza tra i cosiddetti normodotati e i disabili. Per tutto ciò la Commissione si farà promotrice anche di momenti di incontro e di studio, con convegni e seminari. Ecco perché la Commissione è composta da innumerevoli soggetti, che a vario modo e titolo si sono da sempre occupati di tematiche sociali”.
La Commissione è composta da: Aurelio Guccione (Direttore Sportelli Multifunzionali presso En.A.I.P. Ragusa); Carmela Camillieri (Responsabile centro ascolto Caritas); Vito Magnano (presidente coop. Sociale Angels); Enza Tallarita (responsabile CAF); Mara Migliorisi (assistente sociale); Giovanni Arestia (pres. Unione Italiana dei Ciechi); Giuseppe Raniolo (Ente Nazionale Sordi); Chiara Gurrieri (resp. CAF); Emanuele Bongiorno (resp. Sindacato Inquilini Casa e Territorio); Pippo Spata (resp. Baanco Alimentare); Giorgio Di Giacomo (resp. “La Misericordia”); Nino Capozzo (pres. Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro); Barbara Bonsignore (consulente); Graziella Di Stefano (imprenditrice); Franco Angelo (assistente sanitario); Rosanna Bocchieri (operatrice culturale).
“Il ruolo di questo organismo – ha dichiarato Aurelio Guccione – è fondamentale, oggi più di ieri. Occuparsi di politiche sociali significa affrontare i temi degli indigenti, del lavoro e delle politiche giovanili. Questa Commissione dovrà lavorare su una progettazione strategica a medio e a lungo termine. La Commissione si muoverà su tre binari: analisi dei bisogni, delineazione dei progetti e ricerca dei finanziamenti per la progettazione, questo è ciò che intendo per azione politica”.
Il lavoro della Commissione procederà affiancandosi ed attingendo all’attività del Centro ascolto. “La progettazione è un momento essenziale – ha dichiarato Carmela Camillieri della Caritas – delle politiche sociali, in quanto intervento strutturale, ma le criticità sociali necessitano anche di risposte immediate ecco che il Centro ascolto sarà l’anello di congiunzione tra le Commissioni di studio e i cittadini in difficoltà. In questo delicatissimo lavoro ci avvarremo del contributo dei Caf, del Banco Alimentare, delle cooperative sociali e di tutte quelle associazioni che hanno aderito a questo progetto, per dare risposte immediate alla Città”.
“Non è un caso che sia questa la prima Commissione ad esser stata costituita – ha dichiarato il presidente del Laboratorio 2.0, Claudio Castilletti – la situazione sociale ed economica, sia a livello locale che nazionale, è drammatica ed esige risposte concrete. Mi onoro, e parlo a nome di tutto il Direttivo, di poter lavorare a stretto contatto con questo Gruppo di studio, composto da professionisti e da persone estremamente qualificate, che da anni si occupano di sociale e di problematiche legate al sociale. Proporremo e realizzeremo iniziative e progetti tramite l’utilizzo di finanziamenti per le politiche sociali con o senza la collaborazioni degli Enti comunali; naturalmente cercheremo di fare rete con le imprese private, con le associazioni no profit e con le istituzioni delineando un nuovo concetto di politiche sociali, dando sempre visibilità pubblica alle nostre attività, perché questo è un servizio per i cittadini e reso possibile dai cittadini”.
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