IL FLAMENCO D’AUTORE CATTURA GLI SPETTATORI A “LA SPIAGGETTA” DI SAMPIERI

Una serata all’insegna delle influenze del sud della Spagna e di una danza tipica dell’Andalusia quella che si è svolta lo scorso 28 agosto nell’ambito della rassegna Rarike presso “La Spiaggetta” di Sampieri.

La compagnia “Guadalmedina” composta dalle ballerine Giulia Compagno e Deborah Brancato accompagnate da Pedro Morote Morcillo al cajon,  Luca Fasoni  e Marcello Savona alle chitarre, flauto e, soprattutto canto, ha ammaliato il pubblico presente con un viaggio fatto di suggestioni culturali.

“La nostra ricerca verte soprattutto sul flamenco tradizionale, una ricerca – ha detto Giulia Compagno in apertura – fatta di viaggi e soprattutto studio, con maestri spagnoli, a Siviglia, Granada, Cordova e nel resto della regione. Ogni artista, nel live che animiamo in ogni appuntamento, esprime se stesso e il suo modo di sentire il flamenco”.

Un tuffo nelle tradizioni e nei costumi del popolo dei gitani, nomadi per eccellenza, aperti alle contaminazioni, agli scambi e alle fusioni, proprio come il popolo siciliano, presenza fulcro del Mediterraneo. I modelli ritmici del “palos”, gli stili musicali del flamenco, hanno contrassegnato il numero dei battiti e l’accentazione. Gli assoli melodici sono stati intervallati a momenti in cui è stato predisposto un “tappeto sonoro” per il cantante. Quest’ultimo ha intonato delle “letras”, le strofe, di struggente nostalgia mentre le ballerine hanno eseguito un assolo di battito di piedi, i cosiddetti zapateado, dando vita ad una “escobilla”.

Gli spettatori, sempre più attenti anche dalle nostre parti alle evoluzioni espressive del flamenco, alla conoscenza dei dettagli di un ballo che richiama tutta la cultura di un popolo, hanno applaudito a scena aperta, dimostrando di apprezzare la capacità di chi ha saputo trasmettere emozioni vere.

Nella serata del 29 luglio è stato invece lasciato il ritmo spagnolo per fare spazio al jazz del Roberto Barni trio il quale ha riempito il cielo di Sampieri di note suggestive, di fascini sonori inconsueti, tracciando una linea immaginaria di demarcazione tra questo genere musicale interpretato dalla scuola avanguardista e i brani della scuola classica a cui, invece, si sono ispirati i musicisti che hanno suonato a “La Spiaggetta”. Un altro appuntamento centrato nel contesto della rassegna “SeaJazz” che, come tutte le domeniche, porterà sul palco artisti di grande spessore per serate indimenticabili.

 

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