IL FASCINO SENZA TEMPO DELLO SFILATO SICILIANO

Una scommessa senza dubbio vinta. Il laboratorio dello Sfilato siciliano ha conquistato i cuori dei ragazzi che vi hanno preso parte con autentica passione. Con la guida dell’insegnate Franca Cilia, una delle massime esperte di questa arte tradizionale, i giovani hanno potuto apprendere le tecniche di base per creare la rete, effettuare la sfilatura, muovere i primi passi nel Quattrocento e nel ricamo classico.  

“Siamo felici – spiega Franca Iurato, sindaco di Santa Croce Camarina, ente partner del progetto APQ Giovani Creativamente – di aver potuto realizzare questo laboratorio e di averne aperto le porte ai nostri concittadini. È importante lavorare per evitare che si disperda un’arte antica e si possa in tal modo ritrovare insieme dei percorsi perduti. Il nostro intento, in accordo con il progetto, è quello di porre le basi anche per dare un’opportunità lavorativa ai ragazzi che potrebbero puntare sull’artigianato tradizionale per una loro attività di commercio”. 

“Un’esperienza positiva – fa eco l’assessore ai servizi sociali Rosalba Varcadipane – e, mi piace sottolinearlo, tutta al femminile. Speriamo ci sia modo di potere proseguire con simili iniziative”. 

“Lo sfilato siciliano  – spiega la tutor Nancy Fede – ha un gran numero di estimatori, ma pochi artisti artigiani capaci di realizzare ancora opere di alto livello. Attraverso questo progetto vorremmo anche che si creassero occasioni di lavoro. Siamo soddisfatti del lavoro svolto finora”.

“Il progetto APQ – conclude Saro Raniolo, coordinatore dell’iniziativa –  si conferma ancora una volta un luogo prezioso per favorire l’incontro e la creatività di tanti ragazzi. Dobbiamo puntare su questa parte sana e positiva della società per poter costruire un futuro migliore”.

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