IL DOPPIO INCARICO IMMORALE

Nelle dichiarazioni rese a mezzo conferenza stampa , il Sindaco di Ragusa, per come riportato dagli organi di stampa medesimi, ha precisato che i due consiglieri nominati assessori conservano il doppio incarico (consigliere-assessore) “nell’ottica di stabilire un anello di congiunzione con il gruppo consiliare” e che, “dietro la scelta”, non c’e nessuna volontà di escludere alcuno dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle.

Considerato che, come prevede lo Statuto Comunale sulla scia dei  Principi Costituzionali di separazione dei poteri, il Consiglio Comunale, quale organo legislativo, ha funzioni di controllo e d’indirizzo politico-amministrativo e la giunta, quale organo esecutivo, funzioni di governo e di esecuzione dei provvedimenti.

In nessun punto dello Statuto è previsto che il consigliere possa essere nominato assessore.

Pertanto la norma regionale (art, 4 legge regionale n.6/2011), ampiamente incostituzionale per come affermato da più commentatori, fonte a cui opportunisticamente ha attinto il Sindaco, resta un episodio isolato in attesa che, in un sussulto di dignità, l’Assemblea Regionale Siciliana ne decida l’abrogazione.

In ragione di quanto premesso i Consiglieri Comunali, nelle modifiche apportate qualche tempo fa allo Statuto e al regolamento, si sono ben guardati dal recepire tale assurda norma.

Entrando nel merito ci si chiede in cosa possa consistere “l’anello di congiunzione con il gruppo consiliare” se non in quello di rendere ancora più inefficiente il Consiglio Comunale stesso, a danno dei cittadini.  Infatti, se per esempio l’assessore ai servizi sociali propone in Giunta un bando sulla refezione scolastica e poi se lo vota in Consiglio Comunale, non fa altro che esporre l’amministrazione ad  impugnazione da parte delle ditte escluse, oltre al rischio di doverne rispondere direttamente. 

A meno che si astenga dal voto, rendendo minoritario il gruppo di maggioranza.

Per non citare tante altre incongruenze che verranno fuori da oggi in avanti, esponendo il M5S di Ragusa a quelle stesse critiche che un tempo lo stesso rivolgeva alle altre forze politiche.

Viene spontaneo chiedersi: per quale ragione non si dimettono, consentendo  ai primi due dei non eletti della lista Cinque Stelle di prenderne il posto ?

Sarebbe altresì rispettato il principio della rotazione degli incarichi, ben osservato, ci permettiamo di ricordare, per quanto riguarda l’incarico di capogruppo che viene rinnovato ogni tre mesi.

Oltre a quanto espresso, di per se gravissimo, ancora più grave è l’essere venuti meno all’osservanza del divieto del doppio incarico,  cardine morale e di trasparenza.

 

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