Il dopo Piccitto. Chi diventerà sindaco? Ecco come si vota e cosa prevede la nuova legge elettorale. Urne aperte dalle 7 alle 23 solo questa domenica 10 giugno

Nel capoluogo ibleo si corre per prendere il posto di Federico Piccitto (M5s). Con la sua uscita si lconclude definitivamente la prima esperienza dell’Amministrazione a firma Movimento 5 Stelle in Sicilia.
Domenica 10 giugno si vota a Ragusa per il rinnovo del consiglio comunale e per scegliere il nuovo sindaco della città . A sfidarsi per la poltrona di primo cittadino, ci sono sette candidati : Antonio Tringali, Giuseppe Calabrese, Giorgio Massari, Maurizio Tumino, Giuseppe Cassì, Carmelo Ialacqua e Sonia Migliore. L’attuale sindaco è Federico Piccitto, del Movimento 5 stelle, che ha deciso di non ricandidarsi per un secondo mandato.

Quando si vota
Il 10 giugno è una domenica elettorale per molti siciliani. I cittadini chiamati alle urne nell’isola sono 1,6 milioni su un totale di 138 Comuni, di cui cinque capoluoghi di Provincia. A Ragusa, secondo i dati del Viminale , gli aventi diritto al voto sono 62.186 su una popolazione di 69.794 abitanti. Le urne sono aperte dalle ore 7 alle 23 . Lo spoglio inizia subito dopo la chiusura dei seggi .

L’eventuale e probabile ballottaggio, per decidere il nome del prossimo sindaco, si tiene domenica 24 giugno. Come funziona il voto
In base alla legge elettorale in vigore nella regione Sicilia , che è stata modificata nel 2016 , è eletto sindaco il candidato che ottiene il 40 percento dei voti. Non è dunque necessario, come avviene nel resto d’Italia, raggiungere la maggioranza assoluta del 50 percento più uno.

Nel caso in cui nessuno dei sette sfidanti dovesse raggiungere questa percentuale, si andrà al ballottaggio tra i due candidati che hanno preso più voti, essendo Ragusa un Comune che supera i 15mila abitanti. Sulla composizione del consiglio comunale, per garantire la formazione di una maggioranza solida e favorire la governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore viene attribuito il 60 percento dei seggi.

I restanti posti nel Consiglio vengono invece assegnati alle altre liste in maniera proporzionale. I consiglieri comunali che devono essere eletti sono 24, escluso il sindaco. All’assegnazione dei seggi saranno ammesse le liste che avranno superato la soglia di sbarramento del 3 percento dei voti validi. I cittadini potranno esprimersi anche con il cosiddetto voto disgiunto, ovvero dare la propria preferenza per un candidato sindaco e un aspirante consigliere che non sono tra loro elettoralmente collegati.

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