Il deputato Ismaele La Vardera finisce sotto scorta: “Solo perché faccio il mio dovere di deputato”

«Amici, non avrei mai immaginato che a 32 anni sarei finito sotto scorta per il solo fatto di svolgere il mio ruolo da deputato».
Con queste parole, affidate ai social, Ismaele La Vardera, vicepresidente della Commissione Antimafia all’Assemblea Regionale Siciliana, ha annunciato la decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di assegnargli una scorta personale.

La misura, disposta dai vertici delle forze dell’ordine, prevede la tutela del deputato su tutto il territorio nazionale. Una scelta che arriva dopo valutazioni riservate, ma che segna una svolta pesante nella vita del giovane parlamentare siciliano, noto per la sua attività di denuncia e per l’impegno contro ogni forma di illegalità.

«So che è complicato immaginare una quotidianità del genere — ha scritto La Vardera — e ammetto che mentalmente non è facile. Mi spiace soprattutto per le preoccupazioni che sto dando ai miei cari».
Parole che rivelano lo smarrimento umano dietro la decisione, ma anche la consapevolezza di chi sceglie di non arretrare.

«Questo non farà venire meno la mia voglia di continuare a svolgere il mio lavoro senza arretrare di un solo millimetro — ha aggiunto — Lo devo nel rispetto del mandato che mi avete affidato. So che mi starete vicini, ora più che mai».

Un messaggio di forza e responsabilità, che lascia emergere il peso di una condizione complessa: quella di chi serve le istituzioni e, per farlo, deve accettare di vivere sotto protezione.
La Vardera, ex inviato de Le Iene, già autore di reportage coraggiosi e candidato a sindaco di Palermo nel 2017, è oggi tra i volti più giovani e determinati dell’Assemblea regionaleSIciliana.

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