IL CONSIGLIERE IDV MARTORANA INTERROGA

Premesso che nella nostra città grande è stata da  sempre la passione per tutti gli sport a livello amatoriale, cresciuta e sviluppatasi  attraverso società sportive dilettantistiche, associazioni sportive amatoriali e circoli sportivi e qualunque altra forma di aggregazione che come fine ultimo si pone la pratica e la condivisione dei valori dello sport. Considerato che non si può dire che a tale e tanta richiesta di fare sport da parte dei ragusani, sia stata data da parte dell’Amministrazione  una adeguata risposta sia per la carenza di strutture sportive pubbliche adeguate oltre che per la loro non agevole fruibilità da parte dei cittadini.

Considerato, in particolare , che tale situazione si manifesta drammaticamente per la pratica del  popolare sport del TENNIS , che a Ragusa è impossibile praticare se non si fa parte del circolo del tennis, anche se i campi sono di proprietà del comune. Infatti, da circa 15 anni, come tutti sanno, dopo il crollo dei campi da tennis di villa Margherita, appartenenti al comune di Ragusa, e gestiti dal circolo del tennis,l’Amministrazione Comunale di allora , per consentire che a Ragusa si potesse continuare a giocare a tennis,  ha  affidato al Circolo del Tennis di Ragusa  i campi e le strutture, di proprietà comunale, siti in  cda Tabuna. Tenuto conto che, per regolamentare la gestione degli impianti, è stata stipulata più dieci anni fa, tra il Comune e il Circolo del tennis una convenzione , che obbligava il gestore a riservare diverse ore giornaliere , mattutine e serali, a tutti  coloro i quali, pur non soci, chiedevano di giocare a tennis.

Constatato che da tempo e da più parti  gli amatori della racchetta, soprattutto ragazzi e giovani , non soci del circolo, lamentano disfunzioni e disservizi nella gestione degli impianti di c.da Tabuna, tali da impedire la pratica stessa dello sport, e precisamente:

– scarsa risulta essere la disponibilità e fruibilità nell’utilizzo dei campi da tennis da parte dei soggetti non soci al circolo.

– gli orari di prenotazione campi sempre più ristretti  e limitati  fasce giornaliere più ostiche e sconvenienti (solo due ore al giorno, dalle 12,30 alle 14,30) impraticabili per un giovane studente o lavoratore

– i costi orari di prenotazione dei campi sono addirittura maggiori o uguali a quelli di strutture private concorrenti (20 eur per non soci).

In considerazione di tutto ciò e tenuto conto che gli impianti sono di proprietà comunale:

si chiede di conoscere

per quali motivi le regole fissate nella convenzione per consentire a tutti i cittadini ragusani, non soci del circolo del tennis,  di praticare il tennis non vengono rispettate, favorendo così solamente i soci del circolo privato, in considerazione soprattutto del fatto che gli impianti sono di proprietà comunale?

per quali motivi non vengono fissate delle quote orarie meno esose a favore dei giovani lavoratori e studenti non soci, così come previsto da convenzione?

Si chiede inoltre se ricorrono le condizioni per un  riesame della convenzione , per una nuova rimodulazione degli accordi che vadano verso una più equa e maggiore fruibilità pubblica  delle strutture comunali .Infatti  maggiore attenzione deve essere data all’aspetto pubblico della gestione dei campi, considerato che ad oggi non risulta che il circolo versi al comune canoni di locazione , mentre usufruisce o ha usufruito , per quanto riguarda la manutenzione straordinaria degli impianti, vedasi rifacimento dei campi in terra battuta, di aiuti economici e/ contributi comunali.

Si chiede infine, in caso di scadenza naturale della convenzione, se sono state valutati possibili affidamenti di gestione, con condizioni economiche più favorevoli al comune, ad altri soggetti ,in modo concorrenziale, di una delle poche strutture pubbliche comunali, al fine di meglio garantire ai cittadini la pratica e l’esercizio del tennis.

Alla presente si chiede risposta urgente in forma scritta e orale al primo Consiglio Comunale utile. (R.R.)

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