IL COMMISSARIO STRAORDINARIO RELAZIONA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA DELL’ENTE

Primo passo da parte del massimo consesso cittadino riunito giovedì sera per discutere circa la situazione finanziaria dell’ente comunale.

La seduta era stata formalmente richiesta da un gruppo di consiglieri alla luce dei tanti dubbi sollevati da diverse parti politiche circa la stabilità delle casse comunali.

Il commissario straordinario Margherita Rizza ha illustrato una corposa relazione attraverso la quale ha ritenuto chiarire che non è possibile parlare di comune in dissesto.

“Ho la fortuna di gestire uno dei migliori comuni dell’isola – ha affermato – nessun ricorso all’anticipazione di cassa, procedure di stabilizzazione già definite, problematiche rifiuti sotto controllo. Eppure assisto quotidianamente ad un inizio di campagna elettorale basato su accuse varie ovvero su continue richieste di chiarimenti  e ciò nonostante si sia scelta la via della massima trasparenza come risulta dalla deliberazione C.S.  nr.351 del 17 ottobre 2012 avente ad oggetto “Presa d’atto deliberazione della Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Regione Siciliana nr.237/2012/PRSP del 28 settembre 2012 e relative direttive” poi consacrata nella deliberazione del Consiglio Comunale nr.64 del 15.11.2012. Com’è noto, a fronte di una situazione di dissesto comunale, le accuse lanciate a destra e a manca ovvero le richieste di chiarimenti avanzate, non esimerebbero gli amministratori da responsabilità  laddove la Corte dei Conti  li dovesse ritenere responsabili, anche in primo grado, di danni da loro prodotti, con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario”.

“In realtà – continua la relazione – a parte i casi di Comiso, Milazzo e Cefalù, in atto, nella Regione Siciliana, ci sono 21 comuni sotto esame per dissesto o predissesto. L’elenco non comprende comunque Ragusa. Anzi, la Corte dei Conti, con la comunicazione di chiusura istruttoria datata 18 febbraio 2013, ha comunicato di non avere riscontrato irregolarità contabili fatte salve alcune criticità”.

Tre i problemi individuati dal Commissario: la crisi di liquidità, la violazione del patto di stabilità, l’accertamento residui attivi e passivi.

Il Commissario ha chiarito che crisi di liquidità vissuta dall’ente comunale è “legata alla progressiva e drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali agli enti locali. Basta pensare – afferma – che la Legge di Stabilità Regionale prevede una drastica riduzione delle risorse del Fondo delle Autonomie che, ad oggi, dovrebbero passare dai 651 milioni di euro dello scorso anno a 306 milioni di euro per il 2013 (erano 913 milioni nel 2009, 889 milioni nel 2010 e 750 milioni nel 2011).

Superfluo sottolineare che la drastica e progressiva riduzione dei trasferimenti statali e regionali, non compensata da provvedimenti perequativi, provoca pesanti conseguenze sui bilanci comunali e sulla erogazione dei servizi essenziali”.

“Nel caso del comune di Ragusa, fino ad oggi, si è agito solo sui servizi non essenziali (si veda tutta la problematica legata agli indigenti e alla riduzione in misura pari al 50% dei contributi alle associazioni impegnate nel sociale). E’ però allo studio di questa amministrazione una modifica delle tariffe dei servizi a domanda individuale”. 

La riduzione dei trasferimenti la causa, secondo la relazione della dottoressa Rizza, anche dello sforamento del patto di stabilità, “a seguito del quale sono state attivate – assicura – tutte le azioni correttive”.

Ultimo punto l’accertamento residui attivi e passivi.

“E’ in corso l’analisi dei residui con i vari dirigenti al fine di verificarne le ragioni del mantenimento o dichiararne l’insussistenza, nell’ambito della preparazione del conto consuntivo 2012. Tale analisi riguarderà prioritariamente i residui di cui alla l.r. 61/81 anni 1991/2003  perché, a far data dal 2004, l’erogazione delle somme avviene attraverso sottoconti specificatamente dedicati.
L’eventuale avanzo di amministrazione scaturente dal conto di bilancio 2012, ad oggi stimato in € 4.000.000,00 da dati di preconsuntivo, verrà accantonato prudenzialmente per eventuali debiti fuori bilancio”.

I consiglieri hanno ascoltato la lunga relazione e dopo alcune brevi considerazioni hanno chiesto di rinviare la seduta per avere il tempo di studiare il documento e poter affrontare la discussione con maggiore cognizione di causa.
“Le dichiarazioni del Commissario spengono ogni polemica elettorale – afferma il consigliere Giorgio Firrincieli – e chiariscono alla città che l’amministrazione uscente ha lasciato i conti a posto”.

Apprezzato l’intervento del Commissario anche da parte dei consiglieri Barrera, Pd, Martorana, IdV, e Tumino PdL, i quali comunque riferiscono di una percezione diversa della situazione. Molti i fornitori che lamentano mancati pagamenti e che ricorrono ad ingiunzioni, per non parlare dello stato di agitazione dei dipendenti, una spia del malessere che comunque persiste. 

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