Il Bello e impossibile Lino Capolicchio si confessa a “Classico Italiano” Giovedì 13 agosto al Giardino Bonelli Patanè si celebrerà Romolo Valli

Il padre voleva che facesse il perito chimico, lui a quindici anni già leggeva Shakespeare.
Fini con il tracciare il suo destino e fece l’attore. Lino Capolicchio a ventidue anni già era una star a cavallo degli anni sessanta/settanta. Icona cinematografica ricercatissimo dalle teen – agers e amato dalle donne.
Lino Capolicchio si è confessato a “Classico italiano” presentando l’opera “D’Amore non si muore” pubblicato dal centro Sperimentale di Cinematografia con Rubbettino Editore, svelandosi alle domande di Domenico Monetti, studioso del cinema, di Mario Militello e di Marco Sammito.


Si è ricavata un’immagine non solo di quello che fu un enfant prodige del cinema di quegli anni, con una società in piena trasformazione sotto l’influsso di un sessanta otto che fortemente influì sulle produzioni cinematografiche, ma anche la dimostrazione di un talento di scena ammiratissimo da Visconti e da altri grandissimi registi italiani dell’epoca.
“D’Amore non si muore” è un’opera frutto di tre anni di lavoro ed è la sintesi di un diario iniziato a scrivere all’età di 18 anni, dove Capolicchio appuntava di tutto e ovviamente gli incontri con i grandi personaggi del cinema: Giorgio Strehler, Anna Magnani, Vittorio De Sica, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Fabrizio De André.


Ne è uscita fuori l’immagine di un uomo, di un’artista che troppo in fretta ha bruciato le tappe della celebrità e oggi sul filo del ricordo rimane ammirato dalla sua stessa vita spesa per il cinema, dalle donne bellissime che ha frequentato e oggi vissuta con l’intensa consapevolezza di aver scritto un capitolo importante nella storia del cinema italiano.
La proiezione de “Il Giardino dei Finzi Contini” Lino Capolicchio tra i protagonisti ha chiuso la serata.

Prossimo appuntamento al giardino Bonelli Patanè venerdì 13 agosto alle ore 21.00 con la presentazione del libro “Romolo Valli” di Daniela Montemagno, edito da Edizioni Sabinae.
L’autrice converserà con persone che hanno lavorato con l’attore scomparso: Caterina D’Amico, Dino Trappetti e il nipote Paolo Valli. Alle 22.15 al Cine Teatro Italia sarà proiettato IL LAVORO di Luchino Visconti, episodio di Boccaccio ’70 con Tomas Milian, Romy Schneider e Romolo Valli e GUGLIELMO IL DENTONE di Luigi Filippo D’Amico, episodio del film I COMPLESSI con Alberto Sordi e Romolo Valli.


Per l’ingresso in sala è necessario essere in possesso della green pass da esibire all’ingresso.
Duecento i posti disponibili. Saranno adottate le misure anticovid previste dalla normativa.

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