Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria: le iniziative da Ragusa a Scicli

Ricorre il 27 gennaio, come tutti sanno, la Giornata della Memoria, in ricordo di tutte le vittime dell’olocausto. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 1° novembre 2005, ha proclamato ufficialmente il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento. Infatti, il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell’Olocausto.

Il Giorno della Memoria è un’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al tempo stesso consolidare le basi perché nel presente e nel futuro le cause che generarono la Shoah non si ripresentino.
Mai più, insomma, una tragedia simile. A Ragusa, su iniziativa del presidente dell’Anpi, Gianni Battaglia, la facciata del palazzo comunale si illuminerà di Blu.

A Scicli, invece, un’altra bella inziativa. Una panchina arcobaleno nel “chiano del Carmine” al fianco della chiesa Madonna del Carmine a pochi passi da piazza Busacca.
L’iniziativa, è promossa dall’associazione Arcigay Ragusa in collaborazione con il Patto di solidarietà diffusa e si terrà giorno 27 fra le 18,30 e le 19,30. Nel caso di maltempo la manifestazione si sposterà a palazzo Spadaro secondo quanto assicurato
dal Comune, ente patrocinatore dell’evento. Oltre all’inaugurazione della panchina arcobaleno, le associazioni aderenti all’iniziativa affronteranno con proprie riflessioni i temi della discriminazione. Da quella legata alla religione a quella per motivi raziali, all’orientamento sessuale e per genere.
In Prefettura, a Ragusa, si procederà alla consegna di una “Medaglia d’Onore” conferita dal Presidente della Repubblica alla memoria del militare ragusano Giuseppe Di Stefano, quale vittima di deportazione e di internamento nei lager nazisti.

All’evento, promosso dal Prefetto Giuseppe Ranieri, partecipano tutte le autorità civili, militari e religiose.
E’ prevista, anche, la partecipazione di una rappresentanza del mondo della scuola, in particolare dell’Istituto Comprensivo “Antonio Amore” di Pozzallo, partendo dal presupposto che è indispensabile ricordare e preservare la memoria al fine di consolidare nella nostra cultura e, soprattutto, nel modo di pensare dei giovani il rifiuto incondizionato di qualsiasi forma di violenza dell’uomo sull’uomo e della sopraffazione in genere e lottare contro l’antisemitismo, il razzismo e altre forme di intolleranza che possono portare a gesti di violenza a cui, purtroppo ancora oggi assistiamo.

Ha collaborato Pinella Drago

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