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Ibla dimenticata: la Regione riscopre la “legge speciale” solo dopo le polemiche
19 Nov 2025 16:36
Quasi surreale: ieri il Partito Democratico di Ragusa denunciava che nella finanziaria regionale non era stato stanziato un euro per la legge 61/81, la cosiddetta “legge su Ibla”, strumento essenziale per la tutela e valorizzazione di Ragusa Ibla.
Oggi, la maggioranza di centrodestra corre ai ripari con un emendamento. Ma il paradosso resta: la Regione si “dimentica” Ibla, per poi farsi prendere dalla fretta sotto pressione.
L’emendamento “salva-Ibla”: un passo indietro che sembra una corsa
La consigliera comunale Rossana Caruso annuncia che l’onorevole Ignazio Abbate, presidente della Prima Commissione Affari istituzionali all’Ars, ha presentato un emendamento al Ddl 1030 (legge di stabilità triennale 2026-2028). L’emendamento aggiunge un comma all’articolo 11 e destina 1,5 milioni di euro al Comune di Ragusa per Ragusa Ibla.
Inoltre, è previsto anche un contributo di 1 milione di euro per Siracusa / Ortigia, a tutela del centro storico.
L’emendamento è stato approvato all’unanimità dalla Prima Commissione e ora passa alla Commissione Bilancio.
Ma il problema è ben più profondo
Caruso non si accontenta: “il vero nodo non è solo rifinanziare la legge, ma spendere davvero. Ci sono ingenti somme ferme nella Regione, ma senza accelerazione progettuale rischiamo che restino lettera morta.”
Dunque, non basta mettere i fondi sulla carta: serve la capacità amministrativa per trasformarli in interventi concreti a Ibla.
Il Pd alza la voce: “Maggioranza scoperta in fallo”
Il consigliere del PD Peppe Podimani va all’attacco: “La maggioranza parlamentare ha dovuto emendare sé stessa. È la prova lampante che nella finanziaria non era previsto alcun fondo per la 61/81.”
Podimani ricorda che l’on. Dipasquale (sempre del PD) aveva presentato un emendamento per 5 milioni per Ibla – molto più di quanto ora proposto.
Per il Pd, questo “rimedio emergenziale” dimostra una mancanza di lungimiranza: «Misure così strategiche non devono essere inserite in extremis, ma programmate fin dall’inizio», afferma Podimani.
Infine, l’opposizione invita anche il sindaco Cassì a farsi sentire, perché “fino ad ora dal primo cittadino solo silenzio”.
Il paradosso: Ibla è utile, ma “di serie B”
La vicenda ha il sapore amaro dell’ennesimo scampolo di politiche territoriali violate: la legge su Ibla viene riconosciuta “strategica”, ma le risorse non sono inserite nella manovra ordinaria. Solo dopo proteste, interrogazioni e denunce – richiami politici forti – si corre ai ripari con un emendamento dell’ultimo minuto.
È come se la Regione avesse dimenticato uno dei suoi centri storici più preziosi
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