I sindacati tuonano: “Versalis sospenda il decomissioning”

La situazione dello stabilimento Eni-Versalis di Ragusa sta generando grande preoccupazione tra lavoratori, sindacati e comunità locale, a causa delle imminenti operazioni di decommissioning (cioè dello smantellamento dell’impianto) e dell’incertezza che avvolge il piano di riconversione proposto dall’azienda.

Le preoccupazioni

Eni ha comunicato l’intenzione di avviare il decommissioning dopo il 31 dicembre, data in cui lo stabilimento è già fermo per mancanza di mercato. Questo processo rischia di compromettere definitivamente l’operatività del sito e i posti di lavoro associati.

Il piano industriale di Eni comprende quattro aree di sviluppo (safety e maintenance, agro-industria, infrastrutture per startup, e ricerca sul riciclo), ma mancano dettagli operativi, cronoprogramma e informazioni sugli investimenti.

Richieste delle segreterie sindacali

Le segreterie provinciali di CGIL, UIL, Filctem e Uiltec hanno inviato una lettera al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e ai vertici di Eni, con le seguenti richieste. Una relazione dettagliata e cronoprogramma chiaro, e in particolare chiedono informazioni puntuali sugli investimenti previsti, sulle tempistiche e sull’impatto occupazionale del progetto di riconversione e la sospensione delle operazioni di decommissioning fino a quando non sarà definito un piano di riconversione solido, per evitare decisioni irreversibili.

    Incontro con la Regione Siciliana

    Il Presidente Schifani ha incontrato i vertici di Eni per sollecitare chiarezza sul progetto. Durante l’incontro, ha ribadito la necessità di un piano che garantisca il futuro occupazionale dei lavoratori e lo sviluppo economico del territorio e la priorità di tutelare la continuità industriale dello stabilimento.

    Sostegno della comunità e della Chiesa

    Monsignor Giuseppe La Placa, Vescovo della Diocesi di Ragusa, si è espresso in difesa dei lavoratori, richiamando l’importanza di salvaguardare il tessuto economico e sociale della zona. Il Sindaco di Ragusa e Deputazione Iblea hanno firmato una nota congiunta con CGIL e UIL per richiedere un impegno concreto da parte di Eni e della Regione.

    La comunità ragusana e le istituzioni locali chiedono con urgenza un intervento chiaro e deciso per evitare che il decommissioning comprometta il futuro dello stabilimento. L’attenzione ora è rivolta al dialogo tra Regione Siciliana, Eni e sindacati, con l’obiettivo di definire un piano di riconversione che possa offrire stabilità lavorativa e prospettive economiche per il territorio.

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