È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I RIBELLI IN LIBIA ACCERCHIANO TRIPOLI?
15 Ago 2011 05:58
Mentre le agenzie di stampa dalla Libia e dalla Tunisia battono gli ultimi dispacci di un imminente accerchiamento di Tripoli in quanto l’ultima città conquistata dai ribelli si trova ad una manciata di chilometri dalla capitale, i “sintomi” di questa situazione si notano anzitutto dal continuo e sempre maggiore passaggio di bombardieri Nato sul cielo ibleo verso Tripoli ed anche dall’intensificarsi degli sbarchi di immigrati libici provenienti proprio dalla zona di Tripoli verso Lampedusa ed ora anche Pantelleria. Si tratta di migliaia di profughi libici (quindi non dall’area sub-sahariana) che appunto in previsione di una sangunosa battaglia nella città casa per casa, dei ribelli contto i fedelissimi del Rais cercano di mettersi in salvo abbandonando (per chi può farlo) la propria terra.
Nessuno è riuscito a convincere Gheddafi che la sua sorte è già segnata per cui converrebbe a tutti, ma anche a lui, che si arrendesse per dare il via ad un processo di riappacificazione del popolo libico ormai nella stragrande maggioranza contrario al Rais. Il sintomo delle ultime battute della guerra di Tripoli che dopo Misurata potrebbe diventare la città martire per eccellenza è dato proprio dagli sbarchi e soprattutto dalle testimonianze, non si sa quanto veritiere visto che i clandestini mirano soprattutto ad essere considerati rifugiati politici e quindi a potere rimanere nel nostro Paese o in Europa. Insomma tutti i sintomi di una “battaglia” finale ci sono. Speriamo che questo epilogo sia quanto poiù velooce possibile perchè i morti già ci sono a centinaia nei dintorni della capitale ed in caso di una “battaglia di Tripoli” saranno migliaia. Speriamo di no!
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