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“I DIAVOLI DELLA ZISA”
02 Ott 2013 06:05
Grazia Favata, nata a Mazara del Vallo , vive a Monreale(Pa), svolge la professione di avvocato civilista a Palermo , scrittrice, viaggiatrice. Ha già pubblicato un libro di poesie dal titolo “Lascia che sia”
Ho conosciuto Grazia Favata qualche anno fa nel suo studio, tramite mia sorella, ne apprezzai da subito la gentilezza dei modi, lo stile, l’eloquio parlato e la vasta cultura. Le sue gesta, il suo porsi trasmettevano grande disponibilità. Mi permise di darci del tu e si premurò ad offrirmi qualcosa.
Ne rimasi affascinata. Mi regalò il suo libro “I Diavoli della Zisa” ; entrammo subito in empatia.
Grazia cosa ti ha ispirato a scrivere il libro “I diavoli della Zisa”
Scrivo da sempre, è la mia passione! Nella scrittura riscopro me stessa e tutta l’umanità. Mi viene spontaneo perché sono affascinata dalle storie, dalle persone. Ascolto e rubo. Sono ladra di storie.
Il libro è nato dallo spunto di storie vere, intese, toccanti.
Perché intitolarlo “I diavoli della Zisa”
Il titolo è una metafora. I diavoli costituiscono il tesoro del castello della Zisa (il palazzo della Zisa parola che deriva dall’arabo al’Aziza” ovvero splendida”, sorge fuori le mura della città di Palermo , edificio del XII secolo, risale al periodo della dominazione normanna in Sicilia n.d.r.)
La leggenda dice che quanto si riusciranno a contare i diavoli (decorazioni pittoriche situate nella volta dell’arco di ingresso) Palermo diventerà ricca, in quanto si riuscirà a trovare il tesoro del castello. Mi sa che ancora nessuno sia riuscito a contarli (ride!)
Quindi il romanzo è ambientato a Palermo ?
Si. E’ una città unica che amo in modo particolare.
Ho viaggiato e viaggio molto, ma Palermo ha un qualcosa che non ha nessun altro luogo.
Palermo è come una donna, una bella donna dalle grandi potenzialità, ma soffre per l’indifferenza , la miseria in cui le Istituzioni, la “confinano” rendendola invisibile.
Ciò è impensabile, perché Palermo ha delle risorse infinite: storia, tradizioni, sapori, odori che non trovi in nessun’altra parte del mondo. Del resto tutta la Sicilia è un grande tesoro!!!
Ha uno scopo sociale?
Il romanzo tratta di storie di donne maltrattate , usate che vivono nel degrado e nella miseria..
Ha uno scopo sociale perché denuncia la voglia di riscatto di una terra, come Palermo, ma anche delle donne che si trovano ancorate, in tale millennio, ancora ad un degrado atavico.
Il libro narra storie dell’universo femminile, è un libro al femminile!
La mia intenzione è di far emergere l’orgoglio siciliano, soprattutto femminile, che merita di esistere, risvegliando in ogni lettore la consapevolezza del grande valore della sicilianità
L’intervista si conclude perché la sua attività di avvocato la chiama.
La saluto con la promessa di incontrarci appena terminato il suo secondo romanzo “La rabbia dell’assassino” che tocca temi scottanti ed attuali quali il femminicido, il degrado, la violenza, ambientato sempre a Palermo.
Voglio concludere questa breve intervista riportando quanto segue:
“Quello di Grazia Favata è uno splendido romanzo semplice, pieno di storie complesse, descritte con l’occhio vivido di chi conosce bene le bassezze umane e nonostante tutto non si arrende mai e perseverando cerca sempre di uscire dall’abisso. In un linguaggio chiaro, ma ricco di sfumature dialettali, il sapore della Sicilia amata intensamente si sprigiona in una maniera nitida e comprensibile per chiunque sappia apprezzare la bellezza umana al di là del bene”.
Buona lettura.
P.S. Il libro + CD si possono acquistare on line, nella “Libreria del mare” a Palermo o contattando il n. 3488080320.
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