Grazie mamma. Ieri come oggi

Le tragedie che accadono oggi nelle famiglie costituiscono una novità per chi conosce poco la storia dell’umanità Basterebbe sfogliare le pagine dei grandi drammaturghi greci : Sofocle, Eschilo ed Euripide. Matricidi, parricidi, uxoricidi, per aver l’occasione di scandagliare il cuore umano e capire molti perché.

Per questo , in occasione della festa della mamma, ho voluto scegliere un poemetto di Giovanni Pascoli, ” La madre” , il quale saprà dare una risposta alle tragedie familiari odierne. La forza della tenerezza. Siamo in una famiglia immaginata dal Pascoli, composta da due sole persone, madre e figlio.

La prima, povera donna del popolo , ha patito tanto, ma tutto le sarebbe sopportabile, se il figlio Glauco fosse meno violento. Questi per un eccesso di rabbia le da’ un pugno in viso e lei non resiste moralmente all’affronto , e ” il cuor si ruppe”. Arriva l’angelo della misericordia che prende la salma della donna e la porta lassù ” dov’è più luce, più beltà , più Dio”.

Qualche tempo dopo muore anche Glauco, il figlio matricida che precipita  nel baratro sottoterra. La voragine è orrida, ha le pareti scabre e appuntite e termina a strapiombo su un fiume limaccioso. Glauco precipita e sbatte sulla roccia, gridando di dolore. La donna è lassù lontanissima, ma non disattenta.

Sente che il figlio suo piange. E chiede all’angelo di portarla a lui.  L ‘angelo non si oppone, e la porta al figlio. Commovente il dialogo dei due.  La confessione del giovane dannato è sincera. La colpa è tutta sua. Mentre la madre attribuisce la sua morte alla propria debolezza e non alla cattiveria del figlio.E lo perdona.

Naturalmente si tratta di una osservazione quasi ovvia. Le madri perdonano sempre ed hanno sempre una scusa per qualsiasi manchevolezza dei figli. E la giustizia divina?  Volutamente Pascoli, a metà poemetto, manda avanti una sua frase paradossale carica di umanità ” Cuore di madre è di ogni Dio più forte “.

Quasi a dire che nelle famiglie ci saranno sempre scontri e tragedie, ma soltanto la madre è capace di perdono. Per questo la festa della mamma è una festa gentile, un po’ consumistica, se vogliamo, con grande spreco di fiori e di cioccolatini a forma di cuore, ma è tuttavia un’occasione in più per dirle,  se ancora è accanto, l’amore e la riconoscenza, o per affidare al vento un bacio ed una preghiera, se già fosse in Paradiso.
contributo editoriale di Giovanna Cannizzaro

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