GRANDI DIFFICOLTA’ ANCHE NELL’ISOLA DELL’ISOLA

Si è  tenuta anche a Ragusa per iniziativa della Camera di Commercio la Giornata dell’economia, giunta quest’anno all’ottava edizione, la manifestazione con la quale il sistema camerale in ogni provincia italiana, contemporaneamente, si fa carico di presentare il punto di vista dell’osservatorio privilegiato degli uffici studi delle Camere sull’andamento dell’economia nel corso dell’ultimo anno.“Abbiamo voluto presentare –ha detto il presidente dell’ente camerale, Giuseppe Tumino- una prima selezione di dati e di tavole statistiche che purtroppo valgono già a dire con chiarezza che la realtà privilegiata, di isola nell’isola che per alcuni anni ha caratterizzato la realtà imprenditoriale  e produttiva della provincia di Ragusa sta conoscendo un momento di grande difficoltà.” Le piccole e medie imprese provano a tenere come struttura produttiva, ed una ricerca dell’Istituto Tagliacarne inserisce la provincia di Ragusa nel cluster “città delle isole” che sono sintomatiche di quelle realtà non vitalissime sul piano economico ma aiutate da pochi squilibri sociali e da una buona tenuta ambientale. Di contro, come nel corso della riunione è stato possibile cogliere, i dati di contesto e quelli sull’occupazione danno indici di arretramento pesante, il PIL pro capite passa da 20.000 euro del 2008 a 16.500 nel 2009,  l’avvio delle liquidazioni per un gran numero di imprese è ormai registrato con eccessiva frequenza, l’accesso al credito è sempre più complesso, e di conseguenza le analisi degli studi più avanzati ci collocano tra le aree in difficoltà o addirittura in declino del Paese.“Occorre una svolta importante –ha evidenziato Tumino- che veda tutte le istituzioni e tutti i soggetti pubblici e privati del territorio disposti a farsi carco di una nuova politica imprenditoriale che metta al servizio di un sistema che dà segni di una precisa volontà di irrobustimento anche patrimoniale, un contesto infrastrutturale e relazionale che favorisca lo sviluppo, nella direzione dell’internazionalizzazione, della innovazione tecnologica, della qualità, del confronto aperto con i mercati, anche quelli ritenuti più difficili”.Al segretario generale dott. Carmelo Arezzo è poi toccato il compito di illustrare alcuni dei dati più significativi della situazione economica provando anche a collegarli con il contesto nazionale e con gli indici della economia mondiale.  Se infatti il numero complessivo delle imprese registrate cresce arrivando ormai ad oltre 34.000  è anche vero che è significativo il numero di imprese inattive che hanno scelto una posizione attendista, così come si registrano tassi di sviluppo in negativo e quindi di arretramento in settori tradizionalmente forti come l’agricoltura, con l’uscita dal mercato del lavoro di centinaia di  occupati, o come l’artigianato tradizionale, mentre indici che lasciano ben sperare si ritrovano nel campo delle attività più avanzate specie in quelle collegate con la valorizzazione del turismo, dei servizi, dei beni culturali e del sistema complessivo della logistica. Sul fronte occupazionale non si è più quella realtà fortunata di alcuni anni fa, e gli indici di occupazione da una parte e di disoccupazione dall’altra, pur restando ancora migliori rispetto al resto della Sicilia, cominciano a segnare il passo. E se il risparmio conferma la volontà delle famiglie ragusane a mettere da parte risorse economiche significative, è anche vero che sul fronte degli indici di indebitamento e di difficoltà con i valori dei protesti che crescono rilevantemente, non sono poche le cifre che fanno preoccupare. Dopo questa prima occasione di analisi dei dati, la Camera di Commercio ha preannunciato tra qualche settimana un nuovo momento ufficiale di analisi delle diverse situazioni settoriali dell’economia provinciale, chiamando a riferirne alcuni autorevoli osservatori e provvedendo alla stampa e distribuzione del tradizionale rapporto sull’economia corredato dal gran numero di tavole statistiche che il sistema degli uffici studi camerali è riuscito a metter su con riferimento all’anno appena trascorso.

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