GLI “INVISIBILI” ASCOLTATI STAMANE DALLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO AL COMUNE

“Non vogliamo l’elemosina, vi chiediamo un lavoro”. Questo l’accorato appello dei portavoce dei cittadini in protesta dal 27 dicembre davanti le porte del comune contro i tagli all’assistenza economica decisi dal Commissario straordinario.

Stamane in apertura di conferenza di capigruppo il vicepresidente del Consiglio Gianpiero D’Aragona ha chiesto di ricevere una delegazione de “Gli Invisibili”. L’assenso arriva all’unanimità, con precisa intenzione di ascoltare ma non replicare alle richieste per non strumentalizzare la vicenda.

“Ci troviamo da otto giorni sul marciapiede antistante questo palazzo – affermano – combattendo contro il senso di vergogna per le condizione disperate in cui siamo ridotti. Non è bello mettere in mostra le tragedie delle nostre famiglie ma non abbiamo altra scelta. Quando non c’è un lavoro non c’è nessuna speranza. Faremmo qualsiasi cosa per sfamare i nostri figli. Non vogliamo essere dei parassiti – continua – cerchiamo un posto di lavoro. I sussidi ci rendevano utili attraverso i piccoli incarichi che il Comune ci affidava. Siamo disponibili a quasiasi impiego, scopare le strade, sistemare i vialetti alla villa, qualsiasi cosa. Le nostre famiglie non hanno futuro altrimenti”.

Sul tavolo dei capigruppo arriva anche una proposta per impiegare gli indigenti attraverso una cooperativa sociale con cui avviare al lavoro formativo tutte le persone svantaggiate a fianco delle maestranze delle imprese impiegate nel settore delle energie rinnovabili.

“Un progetto a costo zero per il Comune – afferma un imprenditore toscano colpito dalla protesta e da diversi giorni a fianco degli indigenti – che potrebbe risolvere il problema. Si potrebbe inziare con la dotazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali attraverso una convenzione tra il comune e questa cooperativa per ottenere fondi comunitari”.

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