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FIRRINCIELI SULLE DROGHE LEGGERE A RAGUSA: “APRIAMO UN FORUM”
09 Mar 2012 14:20
“Il consumo di sostanze stupefacenti continua, purtroppo, ad andare avanti nell’apparente indifferenza delle agenzie educative cittadine. È indispensabile una dura e presa di coscienza su una problematica che, purtroppo, almeno questa è la sensazione percepita, viene vissuta come una piaga sopportabile e che invece rappresenta quanto di più deleterio possa esserci per i giovani e i meno giovani della nostra città”.
Questo è quanto afferma il consigliere comunale del Pid, Giorgio Firrincieli, secondo cui, a maggior ragione in una fase così complessa per quanto riguarda i rapporti interpersonali per la nostra società, esacerbati dallo stato di crisi che non sembra voglia passare, è indispensabile che certi argomenti tornino a tenere banco non solo nel dibattito politico ma anche e soprattutto nelle azioni che le autorità sanitarie locali e le istituzioni sono chiamate a portare avanti.
“Ci sono strani fenomeni – denuncia Firrincieli – che interessano in maniera articolata e organica anche il territorio comunale. Per questo dobbiamo battere soprattutto sul tasto delle difficoltà giovanili, considerando quella che possiamo definire a tutti gli effetti una situazione di degrado sociale che non risparmia nessuno. In appena cinque giorni, questa settimana, da domenica a ieri, giovedì, sono venuto a conoscenza di ben tre casi che evidenziano come, purtroppo, il fenomeno ci tocca da vicino e può riguardare famiglie di amici o persone conoscenti alle prese con i propri figli. Parlo, quindi, a ragion veduta. E sono certo che quello che tocchiamo con mano è soltanto la punta dell’iceberg. Ecco perché tornerò a proporre al presidente del Consiglio comunale, Pino Di Noia, e al sindaco, Nello Dipasquale, di predisporre uno specifico percorso orientato alla trattazione di questi delicati argomenti magari individuando degli spazi per la riflessione.
Creare un forum permanente sulla problematica delle droghe, oltre alla meritevole azione già svolta dall’Osservatorio sulle tossicodipendenze dell’Asp, potrebbe essere un buon modo per iniziare ad aggredire il problema”.
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