Filippo Foresti: “Ecco perché mi sono dimesso. Non sono motivi personali”

Non mi sono dimesso per motivi personali, ma perché non c’erano le condizioni per portare avanti il programma del mio assessorato”.

Due mesi dopo aver lasciato l’incarico di assessore e vicesindaco nella giunta guidata da Francesco Aiello, Filippo Foresti prende posizione e replica con forza alle dichiarazioni diffuse ieri dal comune di Vittoria.

Nella comunicazione che annunciava la nomina di Paolo Monello quale nuovo assessore della giunta vittoriese, si affermava che Foresti si era dimesso “per motivi personali”. “Non è affatto vero – replica Foresti – mi sono dimesso perché non sussistevano le condizioni per portare avanti il programma operativo dell’Assessorato Istruzione, Beni e attività culturali, Studi Storici e Tradizioni popolari, Politiche Sanitarie. Ho operato per cinque mesi in condizioni di assoluta precarietà, privato del personale di supporto e del dipendente primo collaboratore. I motivi sono questi: non ci sono stati motivi personali, di salute o altra lite tanto cara al politichese, ma che non mi appartiene per cultura e stile di vita professionale”.

I nuovi assetti della giunta Aiello

La precisazione di Filippo Foresti arriva nel giorno in cui il sindaco Aiello ha reso nota la nomina di Monello quale nuovo assessore alla Cultura, indicando al contempo l’assessore Giuseppe Fiorellini quale nuovo vicesindaco. Aiello ha anche operato una redistribuzione delle deleghe affidando la Pubblica Istruzione a Francesca Corbino, l’Urbanistica (delega prima detenuta dal sindaco) a Fiorellini e trattenendo per se le Politiche sanitarie prima affidate a Filippo Foresti.

Lascia anche Franco Ereddia. Stop al progetto dei Quaderni del Museo

Ma l’addio di Foresti e le sue dichiarazioni non sono un fatto isolato. Lascia l’incarico anche Franco Ereddia, docente in pensione e storico vittoriese cui, all’inizio del suo mandato il sindaco Aiello aveva affidato l’incarico di riavviare il progetto dei “Quaderni del Museo”, rivista storico – culturale che lo stesso Ereddia aveva avviato durante il decennio della sindacatura Aiello (1995 – 2005), realizzando dodici numeri. All’inizio del suo mandato Aiello aveva ripreso quell’antico progetto, poi interrotto incaricando Ereddia della realizzazione di due numeri. Il primo ha raccolto alcuni saggi dell’archeologo di origine vittoriese Giovanni Uggeri, scomparso di recente e alcuni studi sui carretti siciliani e sulle tradizioni rinverdite da Giovanni Virgadavola. Il secondo numero è stato dedicato all’Operazione Husky, con lo sbarco degli Alleati a Scocglitti e nel sud est siciliano, con saggi di Leonardo Sciascia su Racalmuto, di Vincenzo Rabbito su Chiaramonte Gulfi e di Nino Savarese su Enna.

L’incarico per la redazione dei “Quaderni del Museo” avrebbe dovuto essere rinnovato, ma così non fu. Ereddia ha deciso di rinunciare. “Quando Aiello mi contattò in campagna elettorale mi propose di collaborare per rinverdire alcuni progetti culturali. In realtà poco si è potuto realizzare. Avevo avviato dei progetti, condivisi e sostenuti dal vicesindaco Foresti: una sceneggiatura della Via Crucis, un progetto molto ampio di itinerari turistico – culturali. Ma nulla si è potuto realizzare. L’indirizzo della giunta è in altre direzioni. Per questo, a malincuore, preferisco lasciare l’incarico che mi era stato affidato. Ho chiuso e completato la redazione del secondo numero dei Quaderni del Museo e l’esperienza si chiude qui. Vittoria negli anni 80 era all’avanguardia per i suoi progetti culturali. Oggi anche i comuni più piccoli, fanno dei progetti e delle iniziative, magari minime, ma di buon livello culturale. Vittoria rimane al passo. Non c’è nulla che porti all’esterno e che faccia conoscere la storia e la cultura di questa città e del suo territorio”.

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