È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Eventi meteo estremi: il Mediterraneo è troppo caldo, è una “tanica di benzina” pronta ad esplodere
20 Ago 2024 11:18
L’evento che ha provocato il naufragio del veliero Bayesian al largo di Palermo è emblematico della crescente intensità e frequenza degli eventi meteorologici estremi, come evidenziato da Mario Tozzi e Paolo Sottocorona. Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, ha sottolineato come la crisi climatica stia alterando drasticamente le condizioni meteorologiche, portando a fenomeni violenti anche in regioni e periodi dell’anno dove prima erano rari. Questi cambiamenti sono legati all’incremento dell’energia termica nell’atmosfera, causato dal riscaldamento globale, che rende le perturbazioni più intense e imprevedibili.
Il Mediterraneo è troppo caldo
Sottocorona, meteorologo e esperto di vela, ha spiegato che il calore accumulato nel Mediterraneo agisce come un amplificatore di questi fenomeni. Il mare, riscaldato oltre i normali livelli stagionali, diventa una sorta di “tanica di benzina” pronta a esplodere quando incontrata da correnti fredde. Questo è ciò che è successo con il superyacht Bayesian, che, nonostante le sue dimensioni imponenti, non è riuscito a resistere alla violenza del maltempo. Sottocorona evidenzia come le trombe d’aria, un tempo eventi rari, siano ormai diventate sempre più frequenti, sottolineando la difficoltà crescente dei modelli meteorologici nel prevedere con precisione tali fenomeni estremi.
L’incidente del Bayesian è un altro segnale allarmante dell’impatto del cambiamento climatico, che non solo colpisce le regioni tradizionalmente soggette a eventi meteorologici intensi, ma anche nuove aree, trasformando il Mediterraneo in una zona sempre più pericolosa per la navigazione e la vita umana.
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