È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ESTRADATO CITTADINO RUMENO CONDANNATO PER TRUFFA
07 Mar 2015 08:25
Nella giornata del 06.03.2015, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa, hanno proceduto all’estradizione del cittadino rumeno MIRON Jenica, di anni 48, che nel suo paese deve scontare una condanna di reclusione per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, inflittagli dal Tribunale di Galati in Romania, nell’anno 2009.
Proprio nell’anno 2009 ha inizio la vicenda quando, a seguito della condanna divenuta irrevocabile, le autorità della Romania emettono un Mandato d’Arresto Europeo a carico del MIRON Jenica che, rintracciato a Ragusa, viene arrestato e tradotto in carcere in attesa di estradizione. Lo stesso, però, presenta ricorso alla Corte d’Appello di Catania contro tale provvedimento, sostenendo che nel processo celebrato a suo carico in Romania, non erano state rispettate le garanzie difensive, poiché non gli era stato notificato alcun atto processuale. La Corte d’Appello però riteneva infondato il ricorso sostenendo che il processo si era regolarmente svolto, secondo le norme previste in caso di irreperibilità dell’imputato e che erano stati garantiti i principi di legge fondamentali previsti anche dall’ordinamento Italiano. Anche contro tale provvedimento il MIRON Jenica, che nel frattempo veniva scarcerato, presentata ricorso stavolta alla Suprema Corte di Cassazione che, però, si pronunciava rigettando definitivamente anche l’ultimo ricorso, rendendo in tal modo irrevocabile la pronuncia della Corte d’Appello di Catania, che quindi ordinava la consegnava del suddetto alle Autorità delle Romania. Per tale motivo il MIRON Jenica, da parte di militari dell’Arma, veniva accompagnato fino al posto di frontiera dell’aeroporto di Roma Fiumicino, ove ad attenderlo vi erano due funzionari della Polizia Rumena, ai quali veniva consegnato per essere condotto nel loro paese a scontare la sua pena.
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