ELETTRODOTTO SICILIA – MALTA

“Ci spiace per il segretario del Pd di Ragusa, Calabrese e per le sue novelle muse ispiratrici, ma la questione elettrodotto Sicilia-Malta era già nota a tutti dallo scorso giugno”. E’ quanto dichiara Vito Frisina, coordinatore cittadino del Movimento Territorio che proprio stamani ha rilanciato l’allarme sulla creazione dell’elettrodotto a seguito della nuova conferenza convocata dal Ministero competente. Il Pd di Ragusa, dopo l’intervento di stamani di Territorio, contesta l’operato della precedente Amministrazione e si dichiara basito perché non conosceva la vicenda.
“Basiti restiamo piuttosto noi nel leggere tali affermazioni – dichiara Frisina – Probabilmente quelli del Pd avevano anticipato le ferie estive, ma già a giugno scorso, esattamente il 28 giugno, l’Amministrazione comunale Dipasquale convocò i giornalisti e in conferenza stampa, riportata puntualmente il giorno dopo dai quotidiani, annunciò che aveva deciso di esprimere parere negativo alla realizzazione dell’elettrodotto alla luce della richiesta che la Regione aveva avanzato appena il giorno prima, sostenendo che nelle 24 ore successive il Comune sarebbe dovuto andare a Palermo per partecipare ad una conferenza di servizio sul tema. Ci spiace per il Pd e per l’amico Calabrese, ma la vicenda non sta venendo a galla solo adesso ma già da giugno scorso e bastava anche solo leggere i quotidiani pur rimanendo sotto l’ombrellone. Attraverso formali documenti pubblici e mediante i quotidiani, l’Amministrazione Dipasquale ha dunque informato la cittadinanza. Prendiamo adesso atto che, con soli sei mesi di ritardo, anche il Pd si sta attivando e che sarà vigile. Noi lo siamo fin dal primo momento e anche la nota di stamani lo dimostra. Come annunciato, Territorio presenterà una mozione in Consiglio comunale che speriamo possa trovare l’interesse delle altre forze politiche, compreso Pd. Ci rammarichiamo piuttosto sull’interrogativo che il Pd adesso pone, ovvero quali vantaggi potrebbero arrivare dall’elettrodotto, interrogativo che, dice il Pd, va sciolto subito. Per noi, invece, l’elettrodotto non va fatto e lo diciamo, proprio come aveva già fatto Dipasquale, senza se e senza ma, perché riteniamo che danneggi l’ambiente. Per tale ragione non possiamo condividere la proposta del Pd di tergiversare e attendere l’arrivo della prossima Amministrazione perché siamo invece dell’idea che si debba subito ribadire l’assoluta contrarietà da parte della collettività iblea”.

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