È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Ecco il nuovo ospedale. Tra poco l’inaugurazione. Il dettaglio dei reparti che saranno trasferiti. Ci saranno 220 posti letto
23 Ott 2018 10:22
Ed eccola la facciata esterna del nuovo ospedale di Ragusa, il “Giovanni Paolo II”. Oggi l’inaugurazione. Il Giovanni Paolo II, nel piano complessivo della sanità iblea, è destinato a diventare presidio ospedaliero di riferimento di I livello. Potrà contare su 220 posti letto. I Reparti interessati: Astanteria (Pronto soccorso) Rianimazione, Medicina, Chirurgia Generale, Ortopedia, Urologia, Cardiologia con Utic e Emodinamica, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia con Utin, Pediatria. I servizi sono Radiologia, Patologia clinica, Farmacia, Direzione Sanitaria e Direzione Amministrativa, Medicina Nucleare.
Il cronoprogramma sarò rispettato e sarà cura dell’Azienda comunicare, a poco a poco, i trasferimenti dei Reparti che se non ci saranno intoppi dovrebbero completarsi intorno alla fine del mese di novembre. Per la sanità iblea si tratta certamente di una buona notizia proprio nel momento in cui si dibatte, su posti letto, reparti da assegnare ai vari ospedali nella nuova Rete Regionale. L’apertura del nuovo ospedale consentirà, tra l’altro risparmi consistenti per la chiusura del Civile, ormai ridotto in spazi inadeguati, che saranno invece destinati ad ambulatori vari, servizi e a presidi territoriali di Emergenza. Questo permetterà un significativo risparmio su affitti e altre spese che, attualmente, gravano sul bilancio dell’Asp. Somme significative che verranno utilizzate per migliorare ulteriormente i servizi sanitari aziendali.
All’ospedale “Maria Paternò Arezzo” resteranno il polo Oncologico, la Riabilitazione e, quasi sicuramente, si riempiranno gli spazi lasciati vuoti da altri servizi disseminati nel territorio.
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