È IL CIELO CHE REGGE LA TERRA

Venerdì 27 dicembre presso la parrocchia Maria S.S. Nunziata di Ragusa ha avuto luogo un concerto di beneficienza intitolato “È il Cielo che regge la Terra”. Inaspettato l’elevatissimo numero di partecipanti che si sono recati in chiesa per assistere allo spettacolo i cui fondi ricavati serviranno per la costruzione del nuovo plesso parrocchiale Maria S.S. Nunziata.

Protagonisti dello spettacolo sono stati i parrocchiani stessi, tra cui il tenore Lorenzo Licitra che ha deliziato il pubblico grazie all’accompagnamento pianistico di Luca Occhipinti, esibendosi nella celebre “Ave Maria” di Schubert e in un originale medley natalizio, come “Jingle bells”, “Le Cantique de Noël” e “Adeste fideles”, e anche in duetto con Monia Salito con cui ha cantato “The prayer” e “Raise me up”, un canto cristiano di invocazione a Dio. Il coro parrocchiale composto da bambini e adulti ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva, lasciando il pubblico stupefatto poiché è riuscito a trasmettere attraverso il canto il messaggio d’amore di Dio che ci ama infinitamente e che prepara la culla del nostro cuore alla nascita di Gesù.

Grazie al montaggio di Giuseppe Boncoraglio, sono stati realizzati dei video di introduzione sulla creazione del mondo in sette giorni e sulla nascita della vita sulla terra. Dei video da brividi che esprimono l’immenso amore e l’estrema perfezione di Dio nell’aver creato l’uomo a Sua immagine e somiglianza e che hanno narrato la storia della salvezza sin dalle origini, dalla Genesi alla nascita di Gesù, con la voce narrante di Isabella Papiro. Un altro video intitolato “Senza amore noi non siamo niente, mai” ha visto come protagonisti i ragazzi stessi della parrocchia: è la storia di una donna che comprende quanto la fede e l’amore di Dio siano capaci di cambiare la vita e di toccare l’anima nel profondo. Inoltre, il “gruppo Giovanissimi” ha mimato dei momenti particolari della vita giovanile in cui è frequente incontrare tentazioni come droga, sesso, alcool, anoressia, cattive amicizie e quella voglia oggi molto diffusa di suicidio.

La somma raggiunta è abbastanza incisiva poiché dimostra la generosità e la carità dei numerosi partecipanti nell’aiutare la parrocchia a costruire una nuova struttura più grande dove incontrare Dio e ad allargare la comunità parrocchiale considerata come una seconda famiglia.

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