E ADESSO PARLA IL SINDACO PICCITTO SUL RONDO’ DI PIAZZA LIBERTA’: “TANTO RUMORE PER NULLA”

Chiamata criticamente in causa da più parti (Ordine architetti, Fondazione Arch, Cna, Ascom), l’Amministrazione comunale interviene sulla vicenda della costruenda rotatoria di piazza Libertà che ha visto tanti commenti, tra pro e contro, da parte dei cittadini sui social. E a parlare, tramite una nota pubblicata stamani dal quotidiano La Sicilia, è direttamente il sindaco Federico Piccitto che offre le sue riflessioni rispetto a quello che definisce “tanto rumore per nulla”. “Ho sentito dei discorsi davvero allucinanti in questi giorni. Ma mi sono convinto a parlare dopo l’intervento del soprintendente Calogero Rizzuto”. Il sindaco, nel ricordare che il progetto è nato da una delibera adottata nel 2015 quando si stabilì di spostare il rondò, cioè la piccola rotatoria attuale, e di creare tre isolette spartitraffico (poi in queste settimane cancellate nella fase realizzativa dopo un confronto con i tecnici comunali), spiega che la rotatoria è necessaria e non può essere eliminata, come suggerisce qualche commento. “A meno che qualcuno non voglia l’eliminazione totale del rondò – dice Piccitto – questa, però, è una scelta strutturale che non può e non deve prendere l’Amministrazione comunale in solitaria. Primo perché non è il nostro stile, secondo perché è qualcosa che riguarda tutti. A parte che, dal punto di vista della viabilità, credo sarebbe qualcosa di incompatibile. Noi, quindi, abbiamo semplicemente previsto un miglioramento della viabilità. Anche perché il resto del progetto prevede la sistemazione delle basole, degli attraversamenti pedonali, del manto stradale della piazza. Nessun intervento tecnico che stravolge la storia, la tradizione e la dimensione progettuale della piazza stessa. Questi, dunque, i fatti”. E sui vari commenti, in particolare quelli dell’opposizione che definisce “divertenti”, il primo cittadino dice la sua. “Mai detto di essere contrari alla pedonalizzazione e lo vedrete nel nuovo Piano per la Mobilità Sostenibile che presentiamo a breve che aumenta la pedonalizzazione nel centro storico aumentando in maniera esponenziale l’attrattività dei sistemi di mobilità urbana. Ma noi non vogliamo scegliere da soli. Faremo scegliere i cittadini, attraverso la piattaforma votofacile. Queste, e non lo spostamento di un rondò, così rispondo ad Ascom e Cna, sono questioni da trattare nel Tavolo del Centro Storico Superiore che questa Amministrazione ha voluto costituire per concordare interventi così importanti ed urgenti con tutti gli attori coinvolti. E non in solitaria, come avvenuto in passato, mentre magari qualcuno era assente o semplicemente non interessato. Ed oggi protesta. E lasciamo perdere via Roma, per favore. L’attuale apertura parziale e temporanea al traffico è determinata dai lavori in corso per le reti idriche. Non siamo degli avventati. E non si può mettere a rischio la sicurezza viaria. Ogni eventuale scelta futura sarà quindi determinata consultando la comunità”. Tornando alla costruenda rotatoria di piazza Libertà, Piccitto pone una domanda: “E’ solo il miglioramento della viabilità e non preclude la pedonalizzazione, come dimostrerà il piano mobilità”. E sul costo dell’intervento, cioè 80 mila euro, il sindaco spiega che oltre alla rotatoria c’è anche la sistemazione di alcune basole ed alcuni elementi d’arredo. Soldi che però, potevano essere usati per altre priorità. “Sicuramente – afferma Piccitto – Il problema è che l’Amministrazione viaggia sugli atti, non sulle ipotesi. E quelle somme e quel progetto, sono lì da quasi tre anni. L’Amministrazione comunale, ed i consiglieri comunali lo dovrebbero sapere, non può spostare le somme o gli interventi come gli pare”. Il sindaco infine risponde in modo diretto al soprintendente Calogero Rizzuto che ha recentemente annunciato di aver avviato le procedure per apporre un vincolo più restrittivo su tutta la piazza, un vincolo che troverebbe incompatibile la nuova rotatoria così come il parcheggio attuale delle automobili. “Per noi nessun problema. Ma non capisco se è la stessa Soprintendenza che a marzo 2016 ha dato l’ok al progetto consentendo così di far partire l’iter dei lavori. E quando partono, mette il vincolo? Non si capisce bene perché. Ma un ente pubblico può cambiare idea dall’oggi al domani? No, perché fa programmazione. E si programmano, prima, le scelte. Altrimenti non si capisce più nulla. Se la Soprintendenza quindi intende perseguire questa rotta, e questo dovesse determinare un blocco dei lavori, si trarranno le dovute conseguenze. Al di là di questo aspetto, va considerato il fatto che l’attuale sistema del bando sulle strisce blu prevede gli stalli di sosta in piazza. Anche questo dovrà essere oggetto di un cambio, con le dovute conseguenze. Infine, che ne pensano di questa scelta gli altri attori coinvolti? A partire dai cittadini per arrivare ai commercianti ed agli utenti moto ed automuniti? Tutto questo deve essere oggetto, credo, di un confronto. E noi gli strumenti per coinvolgere i cittadini e tutti i soggetti interessati, come il Tavolo e votofacile, li abbiamo attivati. Ma questa uscita, che non trovo altre parole per definire come estemporanea e, credo, poco meditata, non può essere determinata dallo spostamento di un rondò. E soprattutto dopo aver approvato un progetto inizialmente più invasivo, del quale, come detto, io stesso avevo dato già l’input ai tecnici di ridurre nella portata”. Nessun accenno alle osservazioni di natura urbanistica fatte dall’Ordine degli Architetti e da Fondazione Arch.

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