Droga: il più ingente sequestro di denaro della storia d’Italia: arrestato a Milano narcos nato a Scicli

E’ stato beccato dalla polizia a Milano Massimiliano Cauchi, 46 anni, un narcos del milanese ma nato in provincia di Ragusa, precisamente a Scicli. Non in Colombia o su un conto estero: il tesoro del narcotraffico nostrano era custodito in via Casoretto a Milano, nel cuore dell’omonimo quartiere inglobato dalla città che fino a inizio 1900 era solo campi coltivati e qualche cascina. Una scoperta eclatante. Si tratta, infatti, del sequestro di denaro contante più ingente della storia d’Italia: 15 milioni di euro chiusi in 28 scatoloni, nascosti in un’intercapedine di 40 centimetri nella camera da letto di Giuseppe Cauchi, 69 anni, padre di Massimiliano.

Secondo l’accusa, sarebbe lui a controllare tutto lo smercio di hashish del centro e nord Italia. Nato in provincia di Ragusa, stava finendo di scontare i domiciliari nel capoluogo lombardo (relativi a una precedente indagine) e sognava di ritirarsi a vita privata per godere quanto guadagnato dall’attività illecità.

Grazie a una ‘soffiata’, gli agenti della Sezione antidroga della Squadra mobile hanno fatto irruzione nell’appartamento del padre. Confrontando la planimetria, hanno notato una discrasia in termini di distanze dalla parete dietro l’armadio della camera da letto: tra il documento cartaceo e la condizione reale vi erano circa 40 centimetri.

La parete era artificiale e al suo interno si trovava un’intercapedine con il muro perimetrale. Dentro erano nascosti 28 scatoloni con mazzette di denaro contante per 15 milioni di euro in tagli da 500 a 10 euro. In una cassaforte, invece, i poliziotti hanno trovato 140mila euro in banconote, mentre 27mila euro nel soppalco di un’autofficina.L’indagine è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.

Nei guai è finito anche il fantasioso muratore, oggi accusato di concorso in associazione a delinquere. Cauchi è finito il carcere e per il padre sono scattati gli arresti domiciliari.

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