DONNALUCATA: NO MOVIDA SUL LUNGOMARE SOLO PASSEGGIO?

Arrivano i primi provvedimenti per regolamentare le attività estive nel litorale, quali la delibera di Giunta per  l’utilizzo del suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali, quali bar e simili, in vista di una “ospitalità” che ci si augura numericamente e qualitativamente importante per l’estate in corso.
Ma anche altri che vanno a riproporre “annose” questioni di “disturbo alla quiete pubblica”, lamentata da chi recrimina il legittimo diritto di riposare durante le sospirate vacanze. Ovviamente contrapposto ai tanti giovani, e non, che affluiscono nelle nostre zone anche alla ricerca di una offerta di divertimento e “dancing” a ridosso del bagnasciuga.
Ed ecco che arrivano le prime sorprese – conseguentemente – piacevoli per alcuni e disastrose per altri, ma che ripropongono intensissima l’urgenza che la politica faccia scelte e definisca regole chiare e uguali per tutti.
E in base a quanto trapela dalle frenetiche  attività in atto al Municipio in questi giorni, sembra proprio che così non è per le autorizzazioni degli “chalet” della riviera.
 
Per uno di questi difatti –quello in esercizio nell’area adiacente al molo di Donnalucata– sembra essere arrivata la “stangata” del Parere Negativo della Commissione Comunale di Pubblico Spettacolo, che se da una parte rassicura il sonno ad alcuni probabilmente lo ha già sconvolto a chi su questa attività ha investito i propri risparmi e riposto il proprio futuro, e su quanti confidano sulla stessa per portare “il pane” alle proprie famiglie.
 
Sorge la domanda: sono forse cambiate le regole o è stata riscontrata una grave infrazione alle stesse ?  
Nella prima di queste ipotesi ci sarà un provvedimento analogo per gli altri “chalet”, ubicati in  arenili “più vulnerabili” (ovvero insistenti in zone circostanti scarsamente “antropizzate” e quindi a maggior impatto acustico sul territorio circostante) ?
Siamo certi che trattandosi di provvedimenti di una Commissione Tecnica, saranno resi noti “tempestivamente” i profili di oggettività delle scelte e l’uniformità di indirizzo per tutte le altre attività, nel pieno rispetto della legalità e dei diritti di tutti.
 
Sarà questa l’occasione per  approfondire la problematica e affrontare tempestivamente la delicata questione, perché la politica e l’amministrazione facciano scelte chiare, perché nel pieno rispetto delle regole si consenta agli imprenditori virtuosi  di esercire le attività e di creare o mantenere posti lavoro.
Siamo fiduciosi che – dunque – con il buon senso di tutti si possa trovare una adeguata soluzione e garantire regole comuni per tutti gli esercizi.

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