Donna di Pozzallo trovata morta a Noto nel 2013, una foto riapre il caso

Era morta nel 2013 e ora, grazie al dettaglio di una foto, il caso è stato riaperto.

Angela Cannata, 70 anni, di Pozzallo ma residente a Noto, venne ritrovata morta dentro la sua abitazione in ronco Farfaglia, parte alta della città. Nei giorni scorsi l’ispezione dentro la casa, dove la donna viveva in affitto, con i carabinieri alla ricerca di dettagli e tracce, anche di sangue, che potrebbero confermare i loro sospetti: Angela Cannata non sarebbe morta per cause naturali, come si pensò allora, ma bensì in maniera violenta.

Gli inquirenti si trovano davanti ad un nuovo “cold case”. Una foto, scattata con la donna già morta e in cui si intravedono segni di un possibile soffocamento, ha riaperto il caso.

Secondo i carabinieri, inoltre, la morte sarebbe avvenuta in un contesto domestico e familiare: lo fanno pensare una serie di elementi attualmente in possesso degli inquirenti e decisamente in contrasto con la ricostruzione che 8 anni fa, era il 19 dicembre 2013, imputava a cause naturali la morte della donna.

Fu il figlio, riferiscono alcune fonti investigative, a trovarla morta in casa: la madre non rispondeva al telefono da un paio di giorni e preoccupato era andato a sincerarsi delle sue condizioni di salute, trovandola morta. Ed è proprio sul rapporto con il figlio che starebbero scavando gli inquirenti, partendo appunto dai pochi ma importanti dettagli attualmente al vaglio.

Angela Cannata era una donna molto riservata, minuta. Sorridente, dicono, ma difficile da incontrare anche fuori dalla sua abitazione. Era nata a Pozzallo e viveva da sola, appunto, dopo essere rimasta vedova. Un figlio che non le faceva mancare la sua presenza, aiutandola e portandole la spesa. Poi si sa veramente poco. Se non che dopo la sua morte fu sepolta nel cimitero monumentale a Noto, nella cappella della Parrocchia Santa Maria della Rotonda, e che l’abitazione in cui viveva è tornata a disposizione del proprietario, che nel frattempo al suo interno ha anche avviato alcuni lavori di ristrutturazione. Il caso sembrava chiuso.

Poi, però, a fine 2021 succede qualcosa che non passa inosservato: il 16 dicembre il cimitero resta chiuso dalle 12 alle 15 per consentire l’estumulazione di un cadavere. E’ quello di Angela Cannata. La salma viene analizzata dai medici legali su incarico della Procura di Siracusa che, nel frattempo, ha aperto l’indagine per vederci meglio e capire se la donna fosse realmente morta per cause naturali o per altro. Indagine i cui titolari risultano i sostituti procuratori Carlo Enea Parodi e Francesca Eva, coordinata dal procurate capo Sabrina Gambino.


Nel frattempo il corpo della donna viene riesumato ed a breve si attendono i risultati dell’autopsia che potrebbero fornire un’ulteriore chiave di lettura della vicenda.

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