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Domenica di Pasqua: il racconto di una rinascita tra tradizione, spiritualità e folklore
19 Apr 2025 11:08
È il giorno più atteso, quello in cui le speranze e le attese di un intero anno si sublimano in un momento unico di festa, fede e tradizione. La Pasqua in provincia di Ragusa non è soltanto un rito religioso, è un’esplosione di emozioni collettive che intrecciano spiritualità, cultura popolare e identità.
Pasqua a Comiso
A Comiso, la Pasqua è il giorno della “Pace”, l’incontro solenne tra i simulacri del Cristo Risorto e della Madonna Annunziata. Sin dal primo mattino, la città si risveglia al suono delle campane in festa e dei colpi a cannone, preludio alle solenni celebrazioni eucaristiche. Le processioni attraversano ogni angolo di Comiso, portando la “Pace” in ogni comunità, fino al culmine in piazza Fonte Diana, dove il rito antico si rinnova tra applausi e commozione.
Si comincia già alle 7,30 del mattino quando il suono a festa delle campane della basilica e lo sparo di salve a cannone (“Salve Regina”) annunceranno alla città la gioia della Risurrezione. Alle 8,30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da don Salvatore Bertino, alle 9 le bande musicali percorreranno le vie della città. Alle 10 la solenne celebrazione eucaristica con l’uscita dei simulacri di Gesù risorto e di Maria Ss. Annunziata che saranno salutati dalla folla festante e dallo spettacolo di fuochi e colori. In piazza Ss. Annunziata, quindi, il primo incontro di “pace” tra i due simulacri. Alle 11,30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da don Fabio Stracquadaini. Dalle 14 alle 15 la sosta dei simulacri nella chiesa di San Leonardo. La processione poi proseguirà mentre alle 19,30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da don Biagio Ravalli. Alle 24 l’ingresso dei simulacri in piazza Fonte Diana, dove avrà luogo per due volte la “pace” denominata “dei gonfaloni e delle confraternite”.
Pasqua a Modica
A Modica, la scena è tutta per la Madonna “Vasa Vasa”, che corre incontro al Figlio Risorto in un abbraccio struggente e pieno di significato. Un incontro carico di simbolismo, seguito da migliaia di fedeli e turisti che si stringono tra le strade barocche della città, rinnovando una tradizione che ha radici profonde. Alle ore 8.45 uscita della Madonna vestita a lutto tra i quartieri Catena e S. Margherita. Alle ore 10.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Rev.mo Parroco Can. Antonio Maria Forgione. Uscita dei simulacri del Cristo Risorto e della Madonna Vasa Vasa. Alle ore 12.00 come da tradizione il suggestivo incontro del Cristo Risorto e della Madonna Vasa Vasa. Alle ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Rev.mo Mons. Ignazio Petriglieri, Vicario Generale della Diocesi di Noto cui seguirà la ormai consolidata processione serale che porterà i due simulacri presso la Basilica Santuario Madonna delle Grazie.
Pasqua a Scicli
Scicli esplode letteralmente di gioia con “U Gioia”, il Cristo Risorto portato a spalla da una moltitudine di devoti che lo fanno ondeggiare tra ali di folla in delirio. Un evento unico, viscerale, in cui la religiosità si mescola al folklore in una danza collettiva di fede e vitalità. I petali lanciati dai balconi, i botti dei fuochi d’artificio e le grida di “Gioia!” scandiscono il ritmo di una festa che prosegue fino a notte fonda, in un crescendo di emozioni. La festa della Domenica di Pasqua si apre con la processione del Venerabile, un pesantissimo “stunnardu” (stendardo) di seta azzurra che viene portato da giovani che danno prova della loro forza e del loro vigore. Tra le 12.00 e le 13.00 la processione, dopo aver attraversato il centro storico, rientra nella chiesa di Santa Maria La Nova dove trova i portatori impazienti sollevare “u Gioia” e di portarlo tra la gente. Dentro la chiesa si respira un’atmosfera elettrica, i devoti sollevano sul posto la statua e urlano “Gioia! Gioia! Gioia!”Quando il Venerabile entra in chiesa, accompagnato dalle autorità cittadine ed ecclesiastiche, cala il silenzio. L’ultimo portatore dello stendardo avrà l’onore di “fare l’inchino” al Cristo Risorto, con uno sforzo non da poco abbassa il Venerabile davanti al Cristo e lo solleva con vigore; nello stesso istante i portatori esplodono in un urlo fragoroso e sollevano l’Uomo Vivo. La frenetica processione può cominciare.
Pasqua a Ispica e Ragusa
Anche Ispica celebra la Risurrezione con una processione carica di pathos: l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna è vissuto con intensa partecipazione dalla comunità, in un’atmosfera suggestiva che attraversa tutto il centro storico.
Ragusa, più riservata ma altrettanto vibrante, celebra la Risurrezione con solenni messe e campane a festa, senza processioni ma con una profonda attenzione al significato spirituale del giorno.
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