L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa ha recentemente reso operativa una TAC di ultima generazione nel reparto di Radiologia, a seguito dell’esito positivo dei collaudi. Questo investimento è stato realizzato dall’ASP nell’ambito dell’Accordo quadro Consip, e rientra nella missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), specificamente nella componente ‘Grandi Apparecchiature’. Questo sviluppo […]
DOCUMENTO DI FARE VERDE MODICA
24 Giu 2013 17:26
In questi giorni riceviamo continuamente segnalazioni da parte di numerosi cittadini, turisti e nostri iscritti, che lamentano la presenza di chiazze bianche, scure, oleose, schiuma biancastra e diversi corpuscoli strani in mare, nei pressi delle spiagge di Marina di Modica e Maganuco; denunciano il fatto che, nonostante la stagione estiva sia iniziata, le autorità preposte non hanno ancora comunicato se le acque marine sono balneabili o meno, sebbene ci siano pervenute informazioni circa gli esami sui reflui tutt’ora in corso, di cui non si conosce ancora l’esito. Oltre a queste segnalazioni, ce ne sono sopraggiunte altre riguardanti lo stato di abbandono e di sporcizia in cui versano le sopradette spiagge, confermando la presenza di rifiuti di piccola dimensione e anche di ingombranti. In merito alla conferma che le acque sono inquinate ci sono stati comunicati numerosi casi di dermatite da contatto, nausea, vomito e dissenteria prolungata. Fare Verde Modica invita l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, a provvedere a comunicare le risultanze degli esami di cui sopra tranquillizzando così popolazione e turisti circa la balneabilità o meno delle acque marinare apportando, inoltre, una bonifica per quanto riguarda i rifiuti di qualsiasi specie e un controllo puntiglioso sui depuratori fognari con maggiore attenzione agli scarichi e allo smaltimento del liquame. Essendo il Sindaco la massima autorità cittadina in materia sanitaria, noi cittadini aspettiamo risposte celeri che riguardano la nostra salute e la nostra sicurezza.
© Riproduzione riservata