“Distretto del Val di Noto? Unirlo al Distretto Taormina Etna”. La proposta di Italia Viva Ragusa

“Il piano di gestione del distretto del Val di Noto non può non essere considerato in un’ottica più ampia, tale da farlo correlare e, perché no, estenderlo sino a collegarlo con il distretto Taormina Etna. Sono gli orientamenti destinati a prendere forma e nei fatti venuti fuori anche dalla riunione dei sindaci del Val di Noto che, ieri mattina, a Noto, anche con la presenza del Comune di Acireale, hanno fatto il punto della situazione sugli scenari futuri”.

Lo dice Roberto Allegrezza di Italia Viva Ragusa sottolineando come sia urgente immaginare la nascita del distretto Etna Val di Noto. “Tutto ciò – affermano ancora i rappresentanti di Italia Viva – nasce dall’esigenza di essere sempre più unici e competitivi, organizzati, con modelli di gestione che possano avere applicazione non soltanto nelle microporzioni della nostra isola ma nell’intera Sicilia. Un traguardo da raggiungere di significato sostanziale per una Sicilia che si vuole presentare al mondo con tutte le carte in regola.

Non possiamo non considerare, infatti, come l’Etna rappresenti un polo attrattivo molto interessante, calamitante nei confronti di un turismo che cerca la qualità culturale e che può visitare un patrimonio unico al mondo, il vulcano, e le dune del Sud est, l’enogastronomia, il tutto arricchito da eventi in teatri di pietra e presenze monumentali di pregio. Lo stesso dicasi per la realtà di Taormina che vede accrescere, anno dopo anno, il proprio inestimabile valore. Tutto questo, unito alle prerogative del Val di Noto, non può fare altro se non potenziare l’offerta proveniente da questa parte della Sicilia.

E quindi la presenza del Comune di Acireale all’incontro di ieri ha fornito valore aggiunto a un percorso che, secondo noi, diventa l’unico sostenibile per puntare a qualcosa di realmente concreto e significativo per il futuro di un territorio rappresentativo dell’Europa nel mondo. Auspichiamo, altresì, che anche sull’Etna possano essere organizzati dei piani di gestione che traggano spunto da quanto già si sta realizzando sul territorio del Val di Noto. Ciò per fare in modo che l’esperienza possa essere uniforme nel contesto di questo ampio distretto che si estenderebbe oltre l’area vasta. E’ la strada su cui occorre puntare per il prossimo futuro per favorire la crescita e lo sviluppo”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it