DISCORDIE SUL POMODORINO

Che il comparto agricolo è soffocato dalla crisi, è cosa certa purtroppo. Che la mentalità dei Siciliani porta alla separazione, è altrettanto certo. Il nostro territorio produce primizie di ottima qualità, ma purtroppo la loro vendita viene penalizzata da tutto quello che c’è attorno. Ultimamente le prese di posizione dei comuni di Santa Croce Camerina e Scicli in merito al riconoscimento dell’Igp per il pomodoro di Vittoria hanno scatenato diverse reazioni sulla questione relativa al marchio di identificazione geografica.

Il candidato sindaco, Carmelo Incardona, critica l’iniziativa fatta dal consorzio dei produttori di pomodoro di datterino di Scicli che hanno dato vita al marchio “Datterino doc. Il pomodoro di Scicli”. “Il datterino è un pomodoro che viene prodotto in tutta la fascia vocata ed ha il cuore produttivo proprio nel territorio di Vittoria – ha detto. – Non esiste alcun riconoscimento doc per il datterino. Si tratta di una denominazione impropria utilizzata a fini commerciali, ma che tuttavia pone una serie di riflessioni. In primo luogo, la necessità di un marchio che tuteli le produzioni dal punto di vista commerciale, dall’altro, l’emergere di campanilismi territoriali inutili, anzi dannosi per l’economia agraria della nostra terra. L’ortofrutta di qualità può essere prodotta da Licata sino a Pachino. Circoscriverla solo a determinate aree trova i limiti derivanti da un’offerta quantitativamente non appetibile per la grande distribuzione organizzata. Invito, sotto questo punto di vista, regione, provincia, camere di commercio, comuni e organizzazioni di produttori ad accelerare i tempi per il funzionamento efficace del distretto orticolo del sud-est coordinato dalla Camera di Commercio di Ragusa per valorizzare l’ortofrutta di questa terra e i comuni iblei a sposare in pieno gli sforzi messi in campo allo scopo di non mortificare un lavoro efficace che potrà realmente valorizzare le nostre produzioni e la nostra agricoltura”. Per il bene dei nostri produttori speriamo ovviamente che tali discordie scemino e che si trovi un accordo tra le parti, perchè alla fine dei conti siamo figli tutti di questa splendida terra. 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it