DIMENTICATO NEI CASSETTI DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE IL DOCUMENTO DI REVISIONE DEL PRG DI POZZALLO

 

La data più probabile per l’approvazione del Piano Regolatore Generale, o meglio, del documento tecnico di revisione dello strumento urbanistico vigente, approvato all’unanimità nel 1989  con esemplare atto deliberativo votato dai consiglieri di maggioranza e di opposizione del tempo, appare quella delle calende greche. La pratica giace da tempo nei cassetti dell’Ufficio tecnico comunale. Il progettista, prof. Giuseppe Trombino dell’Università di Palermo, succeduto ai tecnici veneziani, esonerati dall’incarico perché improduttivi e venali, avrebbe fatto, come unanimemente riconosciuto, un ottimo lavoro, nel rispetto delle direttive ricevute dalla passata Amministrazione, condivise dalle componenti produttive e sociali della città. L’ostacolo rappresentato lo scorso anno, imperante la Giunta Sulsenti, dalla dichiarata  incompatibilità di 11 consiglieri comunali su 20, è stato praticamente rimosso dal tempo e dalla nuova pagina di storia scritta dalle elezioni amministrative di maggio, che hanno cambiato profondamente la geografia politica del Consiglio, con l’elezione a sindaco di Luigi Ammatuna, sostenuto da una maggioranza di sinistra. Il commissario ad acta,  ing. Pietro Alfredo Scaffidi Abbate,  nominato a settembre 2011 dalla Regione Siciliana, ha poi concluso il mandato con un nulla di fatto, considerato che non ha avuto il tempo di completare la procedura per sostituirsi, in fase deliberativa, al civico consesso. La competenza è dunque  ritornata  al nuovo Consiglio comunale, presieduto da Gianluca Floridia (Sel). In campagna elettorale, fra i quattro assessori indicati in prima battuta, il sindaco Luigi Ammatuna, in rappresentanza di Sinistra Ecologia Libertà,  ha scelto Alessandro Maiolino, consigliere comunale uscente e leader carismatico della locale sezione. Ad elezione avvenuta,  come ampiamente previsto, il primo cittadino lo ha puntualmente gratificato con deleghe molto importanti, fra cui Lavori pubblici e Urbanistica. Ma, a pochi giorni dalla nomina, Maiolino, cogliendo tutti di sorpresa, ha lasciato la città per motivi di lavoro. Il sindaco, a quel punto, ha avocato a se le deleghe conferitegli, in attesa del ritorno in sede dell’interessato. Ma, al suo rientro, dovendo organizzare gli eventi per l’estate pozzallese, in quanto titolare anche della delega allo Spettacolo, Maiolino,  prontamente reintegrato in Giunta, non ha avuto il tempo di occuparsi del Piano regolatore. Qualche settimana addietro l’epilogo. Con improvvisa quanto inopinabile decisione, che ha sorpreso gli stessi compagni di partito e gli elettori, ha presentato irrinunciabili dimissioni dalla carica di assessore, non potendo rinunciare al suo abituale  posto di lavoro all’estero.“Tra la politica e la famiglia – la sua dichiarazione – non ho dubbi sulla la cosa buona e giusta da fare”. Intanto sono trascorsi inutilmente cinque mesi. Il primo cittadino lo ha sostituito con il venticinquenne Giovanni Colombo, anche lui del gruppo Sel, felice di rappresentare con la sua giovane età, come da lui stesso dichiarato, una linea di discontinuità con il passato. I cittadini però, a prescindere dalla questione anagrafica o, se preferite, di metodo,  aspettano impazienti che il nuovo assessore batta i primi colpi. A cominciare, per l’appunto, dalla revisione del Prg. Che anche la Cna, proprio in questi giorni, è tornata a sollecitare. In effetti il tempo perduto ha già provocato danni di non poco conto. Soprattutto in termini di abusivismo edilizio. Ora è tempo di risposte concrete.

 

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