DIMENTICATA LA RICORRENZA DEL 25 APRILE A POZZALLO

Il 25 Aprile celebra la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.

Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia questa data assume  un importante valore simbolico; unisce infatti ai valori della libertà e della resistenza, quelli della solidarietà e della riunificazione.

Eppure a Pozzallo l’esigenza e l’importanza della Memoria e del Ricordo evidentemente non valgono neanche  un briciolo di attenzione.

Anzi, quasi ad essere considerata una data qualsiasi, uno dei 365 giorni anonimi dell’anno, è meritevole di una giustificazione, come si può leggere dal sito dell’Ente:

“La coincidenza del 25 aprile con il lunedì dell’angelo non consente lo svolgimento della tradizionale cerimonia in piazza Rimembranza”.

La testimonianza richiede sacrificio: sarebbe bastato anticipare la cerimonia di qualche ora, così da consentire le tradizionali gite fuori porta.

Hanno fatto così ovunque, nelle grandi e nelle piccole città, nei paesini e nei piccoli borghi.

Evidentemente la massima istituzione pozzallese non ha questo tipo di sensibilità.

Questa non è una semplice polemica politica, della quale avremmo francamente fatto a meno: è una netta presa di posizione per una celebrazione che, a nostro modesto parere, avrebbe meritato attenzione, perché veicola un messaggio di fondamentale importanza sopratutto per le nuove generazioni: educare a sentirci un popolo che guarda al futuro,  senza mai dimenticare la nostra storia, fatta di donne e uomini coraggiosi, che hanno dato la vita, non pensando che la testimonianza richiedesse un sacrificio.

 

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