DIBATTITO A TUTTO CAMPO DEL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO MPA

Il commissario cittadino dell’Mpa Tonino Solarino , alla presenza del commissario provinciale Mimi Arezzo ha insediato il nuovo consiglio direttivo cittadino . Il consiglio è composto da 60 membri . Sono stati affrontati i temi dell’attualità politica dall’Asi, al Corfilac, al Parco degli iblei , all’università degli iblei , al centro storico, all’ato rifiuti. Forte è  stata la preoccupazione espressa nel vedere i vari esponenti dei partiti politici alimentare un dibattito sterile  sulle reciproche responsabilità e forte l’appello a trovare percorsi comuni su tematiche che rischiano di compromettere il futuro della comunità ragusana. Forte l’appello affinchè la politica, che mai come in questo periodo a livello nazionale presenta un volto degradato, a livello provinciale sia capace di non attardarsi su ripicche e scambi inutili di accuse.

  • E’ stata ribadito il si dell’mpa al parco degli iblei e apprezzamento per l’azione svolta dal comune e dalla regione per riportare alla responsabilità della politica locale le azioni per la nascita del parco e le azioni per farne una risorsa.
  •  Sull’università l’mpa ribadisce la necessità di un lavoro sinergico per la nascita di un polo universitario Ragusa, Siracusa, Enna e ribadisce la preoccupazione per la debolezza dell’attuale consiglio di amministrazione che è delegittimato sia dall’essere a fine mandato, sia dal non essere riconosciuto dagli stessi soggetti politici e istituzionali che lo hanno eletto, sia dalle dimissioni che hanno snaturato le ragioni per cui questo consiglio di amministrazione era stato eletto.
  • Sul Corfilac si ritiene  fondamentale l’approvazione di uno statuto che separi il ruolo del direttore scientifico dal ruolo di presidente del consiglio di amministrazione fermo restando la necessità di fare chiarezza su eventuali irregolarità.  
  • Si è ribadita una  preoccupazione forte per le assunzioni al di fuori di pubblici concorsi negli enti di diritto privato sovvenzionati da denaro pubblico (università, ato rifiuti, opere pie, ecc). Occorre bloccare un andazzo clientelare che è lesivo della dignità di chi cerca un posto di lavoro ed è lesivo di pratiche di legalità.
  • Sull’Asi si è ribadita la  necessità di fare fronte comune per evitare che nella riorganizzazione  sia accorpata con l’asi di siracusa . L’accorpamento  snaturebbe l’identità del sistema produttivo ragusano e lo renderebbe subalterno a logiche che ne potrebbero ferire ulteriormente il futuro.

 

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