DEIAN E IL CLAN DE LORSOGLABRO AL “CIRCOLO LEBOWSKI”

Seguito dall’immancabile clan de Lorsoglabro, Deian racconta la quotidianità deformandone i contorni con uno sguardo anarchico e visionario. Sarà lui il protagonista del prossimo appuntamento cantautoriale in programma al “Circolo Lebowski”. L’esibizione a partire dalle 22,30 in via Duca D’Aosta 5 a Ragusa. Attivo da ormai cinque anni, Deian è un cantautore sui generis, personalità realmente borderline più che personaggio precotto nella cucina del music business. Dopo essere salito sul palco del Traffic Free Festival 2009 per aprire il concerto torinese di Nick Cave & The Bad Seeds, il 30 ottobre dello stesso anno ha pubblicato il suo primo, omonimo, disco ufficiale prodotto dall’etichetta torinese Musicalista e distribuito in tutta Italia da Self. Deian fa parte dei protagonisti di un nuovo corso della creatività musicale e poetica torinese che ritrova in San Salvario la tana popolare e neo cosmopolita in cui crescere. Rappresenta un piccolo mondo di parole e suoni che si manifesta con modalità flessibili, dunque al passo con i tempi. Torino è ascoltata fuori, i ragazzi si stanno ricavando spazi, anche se magari arrivano nei locali all’ultimo momento per qualche panne del mezzo di trasporto, riparato al volo da un meccanico africano low cost. Alza di nuovo la testa la canzone d’autore, anche per l’agilità, la possibilità di portare la musica in posti piccoli. Un terreno fertile, in buona parte ancora da seminare. Le canzoni di Deian, del resto, vivono in simbiosi con la Torino a basso costo delle cene a casa tra studenti, degli spostamenti in bicicletta e in metropolitana, delle serate tra San Salvario e la zona di Palazzo Nuovo. Non sono testi di protesta, semmai di disagio e ironia, gaffe e disincanto. Le sue composizioni, lontane dallo stile cantautoriale italiano, esplorano un mondo interiore fatto di visioni oniriche, sensazioni ed esperienze filtrate da una sensibilità fuori dal comune. L’arrangiamento musicale è molto vario e trasversale (folk, rock, jazz, psichedelica), tanto che Deian, coniando un nuovo aggettivo, parla direttamente di musica orsoglabrica. Un pugno di canzoni. Storte, fuori ordinanza, in circolazione per la città più grazie a internet e al passaparola di studenti, precari, amici, curiosi che in virtù di chissà quale campagna promozionale. Un’altra emozione in musica da non perdere.

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