È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“Dal nero al bianco, ipotesi di amore, ipotesi di eternità” a Ragusa il 20 Agosto
12 Ago 2017 08:26
In Piazza San Giovanni il prossimo 20 agosto, alle ore 21,30, si potrà assistere alla vide-proiezione- performance “Dal nero al bianco, ipotesi di amore, ipotesi di eternità” di Emanuele Leone. Le voci narranti sono di Emanuele Leone e Clemente Calamai, la consulenza teologica-spirituale di Padre Giovanni Ciarcià.
L’evento artistico, patrocinato dal Comune di Ragusa, è il frutto di esperienze interiori dell’artista vittoriese maturate nel solco della dualità e sacralità dell’esistenza.
Emanuele Leone si avvicina alla pittura nel 1989 come “espressionista astratto”, poi svilupperà via via, specie dopo il trasferimento in Spagna, linguaggi artistici multidisciplinari. Dal 1990 seguono una serie di installazioni plastiche e fotografiche a Madrid, Siracusa, Firenze, Vittoria, Milano, Nuova Deli, Caceres. Nel 1997 Leone realizza tre montaggi teatrali multidisciplinari e multimediali sul tema della personalità e sofferenza che debuttano al Festival internazionale di teatro e danza contemporanea di Badajoz. Dal 2004 inizia un nuovo ciclo di ricerca e sperimentazione nel campo della psicologia umanistica e quantistica integrando bioenergetica, pratiche di riabilitazione vibrazionale, metamedicina, meditazione ascetica, arte-terapia, analisi transazionale, segnando il proprio percorso personale con svariate esperienze di volontariato in associazioni di riabilitazione psichica e sociale attraverso la realizzazione di laboratori, pratiche espressive, meditazione e progetti artistici multimediali, alternando anche periodi di ritiri spirituali.
“Se io oggi dovessi definirmi – scrive Emanuele Leone – potrei dire che, dopo avere sperimentato l’arte a 360° e dopo avere dedicato anni di studio e ricerca personale sulle ragioni e origini della sofferenza umana, sono un uomo che è riuscito ad uscire dallo spazio e dal tempo e che è rientrato attraverso la porta del cuore con la consapevolezza che Tutto è Sacro, che Tutto è Dio”.
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