Dai giovani un atto di amore per la città di Modica. Ascoltarla, conoscerla e viverla

Ascoltare i giovani e prestare attenzione alla sostenibilità delle scelte collettive per rendere quanto più alta possibile la resilienza della città. Questo il senso dell’incontro che si è svolto venerdì sera nella chiesa di San Nicolò ed Erasmo a Modica Alta, un luogo suggestivo in cui continua a svilupparsi una rete virtuosa di condivisione e di iniziative culturali, un punto di incontro per decine di giovani aggrappati al ‘fare’ e con la voglia di comprendere. 

Con il tema “Il futuro è presente. Immaginiamo una città sostenibile”, si sono messe le esperienze a confronto, condividendone i risultati 

Dapprima Vincenzo Sichera di ModicAltra, gruppo che girando la città ha mappato chilometro quadrato di centro storico evidenziando tutti gli edifici ‘vuoti’ e disabitati e che ora invece ha censito i marciapiedi della Sorda, ha presentato un breve excursus sulle ragioni che hanno portato allo spopolamento della fine degli anni Venti del secolo scorso, fotografando la situazione attuale di Modica. Poi le proiezioni e provocazioni Mark Cannata, cofondatore di Kassandra, un sistema che attraverso la raccolta di dati può dare supporto nel modificare o creare, sviluppare e gestire modelli in grado di supportare decisioni, funzionali a rendere appunto una città – sia dal punto di vista fisico che sociale – resiliente. Cosa potrebbe accadere a una città tra 100 anni avendo come punto fermo i cambiamenti climatici, se si adottano o meno delle scelte? Quanto il piantare una specie arborea specifica può migliorare la condizione di vita, o quale scenario è possibile delineare con scelte urbanistiche ponderate? 

Una chiesa gremita, molti i giovani presenti, ha assistito alla visione di Modica nello sviluppo che parte da 100 anni fa ed arriva al 2123

Nel dialogo, moderato dalla giornalista Giada Drocker che in apertura ha ricordato, nella giornata dedicata alla celebrazione dell’Unità nazionale, della Costituzione e del Tricolore, proprio il valore delle scelte collettive contenute nella nostra carta costituzionale, si sono inserite le istanze dei collettivi ‘Immagina’ e ‘Edera’ rappresentati da Grazie Micieli e Francesco Aprile. Entrambi, nell’impegno civile della conoscenza e del confronto, hanno chiesto ascolto e luoghi fisici per il confronto. ‘Immagina’ da sei anni si muove nella città per conoscerla e diffonderne la conoscenza attraverso iniziative culturali e sociali che nella chiesa di San Nicolò e Erasmo ha trovato casa. ‘Edera’ ha iniziato la sua esperienza a luglio: promuove pure momenti di confronto e di partecipazione sociale. Entrambe hanno reso tangibile, con le loro testimonianze, la voglia di futuro da progettare insieme. Scelte in una visione collettiva, che potrebbero cambiare in meglio o in peggio il futuro. 

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